I rincari tengono sotto scacco negozi, bar, ristoranti e ogni genere di locale. Scatta la protesta a luci spente organizzata da Fipe e Confcommercio
MESSINA – A 8 giorni dal voto in Sicilia e nel resto d’Italia, è il caro bollette il tema centrale per famiglie e imprese. I rincari al prezzo dell’energia stanno generando quello che lentamente si trasforma in una tragedia sociale, con un gran numero di aziende medio-piccole costrette a chiudere o a scegliere tra pagare le bollette o i dipendenti. Un disagio forte che ha colpito anche Messina, dove sono molti i commercianti in preda alla paura di non potercela fare.
Oltre 500 hanno aderito
E così anche in città in tanti, protesta dal titolo “La Sicilia spegne le insegne contro il caro bolletta”, organizzata dalla Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, e dalla Confcommercio. Nella serata di giovedì luci spente in gran parte del centro di Messina, con oltre 500 tra negozi, bar e ristoranti ad aderire. “È una protesta per la sopravvivenza del contesto economico e della nostra città”, spiegano e ci sono anche locali storici come “Il Cavallino”, “Il Siciliano”, “Il Salotto Fellini”.
Il rischio chiusura come nel caso del cinema Apollo
Il loro appello silenzioso è simile a quello lanciato da proprietari e gestori del cinema Apollo, che vive un momento delicato anche in virtù della crisi di un settore che ormai dall’inizio della pandemia, e con l’ascesa delle piattaforme streaming, non riesce più a riprendersi.
Mi viene da ridere nel leggere o pagare le bollette o licenziare.
Il vero dramma si sta consumando nelle famiglie con le utenze domestiche. Ormai si e’ ormai arrivati a dover decidere se pagare le bollette o rinunciare ad un pasto e non poter fare la spesa per sopravvivere, ma nessuno ne parla !!!!!
È un’onda di ricaduta. Perdere il lavoro vuol dire proprio dover scegliere tra la luce ed il pasto
spengono anche i SUV, e le Ville al Mare o i motoscafi ????????