Il Tribunale di Roma ha assolto Dario Tomasello dall'accusa di aver plagiato il professor Amoroso in un concorso a cattedra all'Università di Messina
Il Tribunale di Roma ha assolto il professore messinese Dario Tomasello dall’accusa di plagio nei confronti di un docente dell’Ateneo messinese, il professor Giuseppe Amoroso.
Tomasello era difeso dall’avvocato Tommaso Autru Ryolo. Per lui l’Accusa aveva chiesto la condanna a 2 mila euro di multa e il risarcimento nei confronti di Amoroso, assistito dall’avvocato Cristina Manfredi Gigliotto.
Era stato un altro docente a segnalare il presunto plagio, compiuto da Tomasello in uno scritto col quale ha vinto il concorso a cattedra di Letteratura Italiana all’ateneo peloritano.
Nel 2016 anche il Miur aveva “assolto” Tomasello, stabilendo che non co fossero elementi tali da sconfessare il giudizio che aveva consentito a Tomasello di essere abilitato ordinario. Il verdetto è di qualche giorno fa e di fatto chiuderebbe la querelle tra il figlio dell’ex rettore Franco Tomasello e il docente dello stesso ateneo, e il professore Amoroso, che lo ha accusato di plagio.
La vicenda: era stato il Rettore Pietro Navarra, nel febbraio 2014, a trasmettere al Ministero l’esposto per plagio nei confrotin del docente di Letteratura italiana contemporanea ed autore teatrale. Dal Ministero per l’Università e la Ricerca, la segnalazione è arrivata anche sui tavoli della Procura di Milano.
Tomasello è stato denunciato da un docente escluso dal concorsone nazionale per l’abilitazione che consente il passaggio di grado nei ranghi di ateneo. Concorso che il docente messinese si è aggiudicato anche grazie ai titoli, in particolare un elenco di pubblicazioni. Una parte delle quali, era il contenuto dell’esposto, “copiate” da testi del professore Amoroso. A quel punto il Navarra ha trasmesso al Miur l’esposto.
Sarà, ma è sempre la stessa storia! Perché ci meravigliamo se i nostri figli o nipoti qui non ci vogliono restare!!!!
Coltivando rendite di posizione e clientelismo abbiamo fatto il vuoto di una generazione.
Mi vergogno, non di essere Messinese, ma di appartenere a questa generazione (ho 64 anni) che ha fatto di tutto per ridurre Messina nelle condizioni in cui oggi si trova!!
vergognoso e purtroppo scontato epilogo. nessuna speranza per chi cerca verità e giustizia? il silenzio di questa città fa rabbrividire!