Prima varo del Regolamento e modifiche statutarie, poi il voto. Scopo, rivitalizzare l'Associazione calabrese dei Comuni e coordinarsi meglio col nazionale
REGGIO CALABRIA – Convocata per il prossimo 10 febbraio l’Assemblea congressuale regionale per l’elezione del Presidente e del Consiglio regionale di Anci Calabria. Ne ha dato comunicazione il sindaco di Cassano all’Ionio Giovanni Papasso (vedi foto grande), consigliere delegato chiamato a traghettare l’Associazione regionale dei comuni verso le nuove elezioni nel corso delle quali saranno scelti i nuovi vertici e rappresentanti regionali.
Regolamento e modifiche statutarie, poi il voto
Con una missiva inviata a tutti i sindaci dei Comuni aderenti è stata data comunicazione che, secondo quanto stabilito dal Consiglio Regionale di Anci Calabria nelle riunioni del 6 e del 22 dicembre 2022, è stata convocata l’Assemblea congressuale regionale. Si riunirà appunto il 10 del prossimo mese di febbraio al THotel di Feroleto Antico, nel Catanzarese, alle 9 in prima e alle 10 in seconda convocazione.
Dopo gli adempimenti preliminari, previsti l’approvazione del Regolamento congressuale; l’esame e approvazione di proposte di modifica e adeguamenti dello Statuto regionale; infine, l’elezione del Presidente e del Consiglio regionale di Anci Calabria.
Rivitalizzare l’Anci calabrese e coordinarsi meglio col nazionale
Obiettivo dichiarato del Congresso regionale è contribuire al necessario processo di rivitalizzazione dell’Associazione dei comuni a livello regionale e a coordinarsi meglio con il coordinamento nazionale.
«Con quest’incontro – commenta Papasso – l’Anci si rinnova. È un appuntamento importantissimo soprattutto per il fondamentale ruolo che l’Associazione oggi svolge nei rapporti con la Regione Calabria e tutte le altre istituzioni regionali nel corso della delicata fase che si sta attraversando ora che, a livello nazionale, si parla sempre più e prende sempre più corpo l’autonomia differenziata». Una scelta che, se non venisse monitorata con attenzione, potrebbe ampliare il divario tra le Regioni del Nord e quelle del Sud.
E nel puntualizzare che non possono certo bastare le mere parole di Roberto Calderoli a rassicurare, rammenta Gianni Papasso che, in epoche precedenti, «scelte amministrative sbagliate hanno solo prodotto sperequazione e ampliato il divario tra la Calabria e il resto dell’Italia».