Ancora in stallo la drammatica situazione di 7.000 tirocinanti calabresi.

Ancora in stallo la drammatica situazione di 7.000 tirocinanti calabresi.

Elisabetta Marcianò

Ancora in stallo la drammatica situazione di 7.000 tirocinanti calabresi.

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mercoledì 20 Gennaio 2021 - 12:17

Nessun intervento ne tavoli tecnici all'orizzonte per questa categoria "non riconosciuta" di precari.



Questo 2021 non è iniziato sotto i migliori auspici per i circa 7.000 tirocinanti calabresi che prestano quotidianamente servizio presso Enti Pubblici e Privati e Ministeri (Giustizia, Miur, Mibact). Il loro futuro lavorativo, infatti, continua ad essere “ripetutamente” appeso ad un filo. A renderlo noto loro stessi in un comunicato stampa. Madri e padri di famiglia, fanno sapere, che si trovano ancora protagonisti di quel “Vaso di Pandora” continuamente minimizzato sia dalla politica calabrese sia dal governo centrale. Si tratta di persone che sopperiscono alla drammatica e annosa carenza di personale in vari settori ricoprendo la status di eterni “Tirocinanti” e che maturano la modesta somma di 500 € al raggiungimento del loro molte ore mensili.

Pensieri drammatici

E’ importante sottolineare che si tratta di persone manipolate dal politico di turno per fini elettorali. Usati come notorio bacino di voti con vane promesse di trovare soluzioni alla vertenza stessa. Cosa più grave è che parte dei 7.000 tirocinanti calabresi hanno già terminato il loro percorso; vivono quotidianamente maturando pensieri assurdi che sono fonte di depressione. Pensieri che possono portare seriamente a staccare la spina con una vita che si è rivelata grama e inutile per colpa di uno status qual è quello di “Tirocinante” e non di lavoratore. Condizione che, invece, chiedono incessantemente.

Ancora silenzio

L’attuale giunta regionale calabrese di Centro-Destra prosegue silente il proprio mandato. Ha illuso queste persone con iniziali proposte di contrattualizzazione di cui si è fatto anche portatore l’assessore al lavoro calabrese Fausto Orsomarso coinvolgendo anche le sigle sindacali calabresi stesse (Uil, Cisl, Cgil) e come affermato dallo stesso assessore, coinvolgendo anche il ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo. Fino a retrocedere di passo in passo e rimettere al Governo centrale ogni decisione in merito al futuro dei circa 7.000 tirocinanti calabresi. Per nulla battaglieri e propensi a quell’essere dei semplici figuranti incapaci d’ogni agire in ragione dell’incarico istituzionale che rivestono. Si è rivelato quindi inutile l’operato dell’assessore al lavoro calabrese Fausto Orsomarso e del suo collega cioè l’assessore con delega al Welfare calabrese Gianluca Gallo.

Nessuna azione

I circa 7.000 tirocinanti calabresi non hanno a loro favore ne una legge varata dalla Giunta regionale, ne considerazione da parte dell’attuale Legge di Bilancio. E da ultimo neanche in termini di Recovery Fund. Tutto ciò, però, sembra non interessare la classe politica calabrese o le sigle sindacali calabresi stesse (Uil, Cisl, Cgil). Pertanto la problematica inerente al futuro lavorativo dei tirocinanti da mesi è sempre più lontana da ogni soluzione e argomentazione con responsabilità e capi d’accusa che non sono di poco conto. Seguiranno aggiornamenti.

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Un commento

  1. ……”circa 7.000 tirocinanti calabresi che prestano quotidianamente servizio presso Enti Pubblici e Privati e Ministeri (Giustizia, Miur, Mibact). Il loro futuro lavorativo, infatti, continua ad essere “ripetutamente” appeso ad un filo. A renderlo noto loro stessi in un comunicato stampa.”……..
    Gli articoli si possono scrivere con varie interpretazioni della notizia ….
    E se si guarda da un altro punto di vista questa storia?!? quella reale?!?
    I 7000 tirocinanti sono tali proprio grazie allo scambio voto….
    il politico deve RIPAGARE il favore di entrare “nell’olimpo del nulla fare con bello stipendio”, tra l’altro a spese dei contribuenti e non personali, infatti promettono una stabilizzazione in posto pubblico o pseudo-pubblico. Quei posti ben promessi non esistono vista la popolazione della Calabria e la sua situazione economica. Allora si dovrebbe andare a monte e vedere come sono entrati e se con onesta e giusta procedura…. difficile.
    Quindi se si annullano i loro tirocini…
    loro se la prenderanno con gli amici politici, lo stato non dovrà mantenerli e forse MA FORSE dalla prossima volta si voterà un politico serio e non uno che venderebbe sua madre pur di entrare nell’esclusivo mondo dei privilegiati.

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