Ancora incubo incendi a Messina, da Dinnammare a San Filippo

Ancora incubo incendi a Messina, da Dinnammare a San Filippo

Marco Olivieri

Ancora incubo incendi a Messina, da Dinnammare a San Filippo

domenica 04 Agosto 2024 - 09:43

Un altro sabato di passione ma servono nuove strategie per tutelare i territori

MESSINA – Un sabato rovinato dagli incendi in una parte di Messina. Ancora pomeriggi, sere e notti d’incendi. Incendi a San Filippo Superiore, Zafferia, Giampilieri Superiore, Santa Margherita, e sui Colli San Rizzo, a Dinnammare. Canadair in soccorso dal pomeriggio. Cani e gatti di un rifugio, a Zafferia, sono stati messi in salvo. A causa dell’incendio non si è svolto il consueto pellegrinaggio notturno del quadro della Madonna di Dinnammare. Un percorso da Larderia al santuario.

A bruciare pure la zona jonica: da Roccalumera, sulla collina e in un borgo vicino, a Furci. La domanda, che ci poniamo ogni estate, è quanto ancora dovremo essere ostaggio d’incendi e d’emergenze.

La necessità di nuove strategie contro gli incendi

Su questo giornale abbiamo raccontato l’importanza della prevenzione a partire dai terreni incolti, con una doppia ordinanza del Comune di Messina. Ma bisogna fare di più, a partire dall’ambito nazionale e regionale, per debellare questo male. Oltre a prevenzione e repressione, occorre favorire nuovi presidi territoriali, con associazioni e realtà sociali che possano “impadronirsi” degli spazi comunitari in termini di cura e attenzione. Spetta alla politica, troppo distratta e assente, a volte, trovare soluzioni.

Servono nuove strategie, insomma, sia sul piano dell’azione delle forze dell’ordine e della magistratura, sia in termini di cura del territorio. Non si può passare da un’estate all’altra, attendendo l’immancabile e devastante incendio. Gli aspetti penali, civili, amministrativi, sociali, ambientali e culturali si devono amalgamare. È così difficile capirlo?

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3 commenti

  1. Francesco Paolo Cimino 4 Agosto 2024 10:03

    il Calabria hanno sperimentato i droni con successo. sono economici,possono controllare ampie zone ,” vedono” oltre i crinali, vedono i piromani. nNel 2023 ad agosto abbiamo avuto vasti inceni.nella zona del Neurolesi. Sono stati appiccati in 4 zone nello stesso giorno e c’era ono scirocco forte.Un unico drone in zona avrebbe potuto individuare qualche piromane e attivare in tempo i pompieri

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  2. E naturalmente come al solito non arrestano mai nessuno, anzi quando raramente ne beccano qualcuno la nostra magistratura benevola li rimette di nuovo in libertà.

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  3. Ho visto con i miei occhi uno zzallo, un primitivo, gettare una cicca dal finestrino sul bordo della strada piena di erba secca. Mi sono fermato: aveva preso fuoco e con una bottiglia d’acqua ho spento subito il fuocherello. Ne vedo tanti di zzalli gettare le cicche senza preoccuparsi dei possibili rischi di incendio. Semu bbannunati ‘e zzalli.

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