"Ancore", il fumetto di Irene Caltabiano sul viaggio di Ezra verso il Mediterraneo

“Ancore”, il fumetto di Irene Caltabiano sul viaggio di Ezra verso il Mediterraneo

Giuseppe Fontana

“Ancore”, il fumetto di Irene Caltabiano sul viaggio di Ezra verso il Mediterraneo

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domenica 12 Novembre 2023 - 07:45

L'autrice messinese ha affrontato il tema dei migranti: "Non sono numeri, ma persone. Bisogna dar loro un'identità"

Si chiama “Ancore” ed è un’opera a fumetti della messinese Irene Caltabiano che parla di un tema caldo della società moderna, il viaggio dei migranti verso l’Europa. L’autrice, insieme alla disegnatrice Viola Vittorini, ha realizzato un racconto in cui Ezra, il protagonista, è il simbolo di un percorso che ogni giorno viene portato a termine da migliaia di persone, con sacrifici e mettendo a repentaglio la propria vita in cerca di un futuro diverso e migliore, in fuga dalla guerra e dalla povertà.

L’emozione di Irene Caltabiano

“Sono molto emozionata – ha raccontato l’autrice a Tempostretto – perché è un progetto nato molto tempo fa. L’avevo presentato al Lucca Project Contest, organizzato dal Lucca Comics, in cui è stato finalista. Ogni anno vengono scelte 15 opere e già allora era stata una bella soddisfazione. Chiaramente una volta creato il mio marchio ho ripreso l’idea. Non volevo lasciarla nel cassetto perché è una storia molto attuale”.

La trama

La scelta di un tema così attuale e difficile è presto spiegata: “La trama parla del viaggio di un uomo dalla Nigeria al Mar Mediterraneo, quindi parla della tratta dei migranti e ho cercato di farlo in modo sintetico, anche se crudo. Mi sono documentata parecchio per scrivere determinate cose, perché è chiaro che ci voleva anche una grande dose di rispetto per questi temi. Ho letto molti report dell’Unhcr (Agenzia Onu per i rifugiati) e articoli che testimoniavano tutti gli eventi che vengono descritti nel fumetto. E mi sono avvalsa anche dell’esperienza di mia sorella, che lavora in un Centro d’accoglienza a Bologna: la cooperativa Arca di Noè. Sono temi con cui lei entra in contatto ogni giorno, chiaramente nella fase successiva all’arrivo in Italia, con tutti i problemi di integrazione nella società che ci possono essere”.

Caltabiano prosegue: “La disegnatrice, Viola Vittorini, è la stessa con cui ho presentato il progetto a Lucca: siamo un’accoppiata fedele. Ho scelto un tema così importante perché penso sia molto attuale. Non se ne parla mai abbastanza e il linguaggio del fumetto può essere molto utile, efficace, per raccontare determinate storie. Ci sono tanti esempi, con cui non mi voglio paragonare però, come Persepolis o Valzer con Bashir, diventati film, che parlano proprio di questo e sfruttano il linguaggio del fumetto”.

Il messaggio

E infine il messaggio: “Dare un’identità a queste persone. Siamo troppo abituati a sentire al telegiornale o a leggere sui giornali di morti in mare, di sbarchi che avvengono. Queste persone diventano dei numeri, ma si deve sempre pensare che dietro ogni numero ci sono storie, donne e uomini e bambini con caratteristiche diverse. Finché rimane qualcosa di spersonalizzato è più difficile che ci sensibilizzi a questi argomenti. Ma se si dà un’identità a queste persone si riesce anche a empatizzare meglio col tema. Mi rendo conto che il discorso è molto complesso, a livello politico e sociale. Il mio intento è quello di sensibilizzare sull’argomento mostrando quale sia il percorso difficile che queste persone compiono, ancora prima di arrivare in Italia”.

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