Il centrale forma una coppia perfetta con Palumbo e i due non fanno rimpiangere l’assenza di Martinelli. Berardi compie una parata decisiva e Giorgione forse starà ancora correndo…
BERARDI: 7. La parata sulla punizione di Strambelli, all’80’, salva il risultato. Sicurissimo tra i pali, un po’ meno nelle uscite.
FRABOTTA: 6,5. Non si fa vedere granché in avanti ma dietro fa il suo e contribuisce al muro eretto a difesa del risultato.
DE VITO: 6,5. Altra prova di qualità abbinata a grande corsa. Bene in difesa, non disdegna neppure le sortite offensive.
BACCOLO: 7. Il suo lavoro è forse un po’ oscuro ma riesce a garantire entrambe le fasi: detta i tempi della manovra ed è un ostacolo da superare per gli avversari.
BURZIGOTTI: 7.5. Inarrivabile nel gioco aereo ma anche palla a terra gli avanti pugliesi hanno difficoltà a superarlo. Mette in difficoltà anche il portiere ospite su punizione.
PALUMBO: 7. Che coppia di centrali quella del Messina, anche lui è un baluardo difensivo. E dire che c’era chi si preoccupava per la squalifica di Martinelli…
ZANINI: 6.5. Meno in vista rispetto alla straordinaria prestazione contro il Matera ma è comunque sempre nel vivo dell’azione.
GIORGIONE: 7. Forse starà ancora correndo perché sembra che ne abbia all’infinito. Suo il cross dal quale arriverà il rigore.
TAVARES: 6.5. Ha il grosso merito di conquistare il calcio di rigore decisivo. Crea pochi pericoli ma resta un punto di riferimento offensivo e stavolta rimane in campo per 84 minuti.
BARRACO: 6.5. Alcuni tocchi di qualità e la rete decisiva su calcio di rigore. Nel complesso una buona prestazione ma l’impressione è che possa dare ancora di più.
COCUZZA: 6.5. Un buon assist per Barraco e tanto movimento lì davanti. Lascia il campo dopo un’ora giocata bene.
(SALVEMINI: 6.) Buone sgroppate sulla fascia destra. Negli ultimi dieci minuti è l’unico giocatore offensivo rimasto in campo e prova a tenere alta la squadra.
(PARISI: 7.) Il voto è al fatto che torna in campo a tre anni di distanza dalla squalifica e nella sua squadra. Chiunque a 35 anni avrebbe mollato, lui no. Ci prova su punizione, come ai bei tempi, ma il risultato non è dei migliori. Poi dà una mano in difesa per mantenere il risultato.
(FORNITO: senza voto.) Solo dieci minuti in campo, giusto il tempo per contribuire a rintuzzare l’assalto finale dei locali e a farsi rimproverare da Di Napoli per una palla buttata al 93’.
ALL. DI NAPOLI: 7.5. Il primo posto in classifica, dopo sette giornate, parla da sé. Il suo 4-3-3 iniziale diventa nel corso della gara un 5-3-2 e, nel finale, persino un 5-4-1. Una tattica vincente, che serve a portare a casa i tre punti.