La partecpazione all'iniziativa No ponte. La Giunta sezionale dell'Associazione nazionale magistrati al fianco del segretario di MD attaccato dalle consigliere laiche del Csm
Messina – Anche la Giunta sezionale di Messina dell’Associazione nazionale magistrati interviene sul caso Stefano Musolino, prendendo le difese del collega ai vertici della corrente di Magistratura Indipendente che rischia il procedimento disciplinare e condividendo l’intervento del presidente nazionale Giuseppe Santalucia.
“La partecipazione del collega all’iniziativa dei “No Ponte” a Reggio Calabria e la sua personale opinione espressa in quella sede avrebbero rappresentato una violazione dei principi costituzionali di imparzialità e di indipendenza che tutti i magistrati devono osservare. Riteniamo fermamente che un magistrato è libero intervenire sui temi della giustizia argomentando il proprio pensiero, condivisibile o no, per garantire un dibattito qualificato nel rispetto della ripartizione tra i poteri dello Stato”, scrive la Giunta sezionale presieduta da Francesca Bonanzinga.
“Questo è quanto sino ad ora accaduto e, pertanto, non è accettabile essere silenziati sotto la falsa pretesa di violazione di imparzialità. Una cosa è l’imparzialità, un’altra la soggezione silenziosa al governo. La Ges di Messina condivide e fa proprie le dichiarazioni rese dal Presidente dell’ANM, Giuseppe Santalucia, sulla inaccettabilità di una richiesta di silenzio della magistratura”, conclude la nota ufficiale della sigla delle toghe del distretto.