Ringraziati dal Generale Leonardo Leso i militari che quotidianamente sono al servizio del Paese e sono sempre presenti nelle emergenze come a Saponara, Barcellona e non ultimo in Emilia.
Ha una storia lunga 198 anni l’Arma dei Carabinieri che oggi ha festeggiato all’interno della caserma Bonsignore, sede dei Comandi Interregionale “Culqualber” e Provinciale, l’Annuale della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. Una cerimonia sobria che si è aperta con un minuto di silenzio in memoria delle vittime del sisma dell’Emilia. Al Comandante Interregionale, Generale di Corpo d’Armata Leonardo Leso, l’onore di commemorare la ricorrenza.”Parlo a nome delle migliaia di Carabinieri che qui in queste regioni, ogni santo giorno, lavorano e si sacrificano in silenzio, senza clamore, con serietà e disciplina, a volte rimettendoci la salute, la tranquillità familiare, a volte la vita, come è successo a tanti in passato e come continua a succedere. Dalla fine della guerra ad oggi i Carabinieri di ogni grado, caduti in Sicilia e Calabria nella lotta al crimine e alla mafia, sono 149, un numero impressionante, un tristissimo primato che non vogliamo vantare, ma neppure dimenticare”. “L’Arma dei Carabinieri è un’Istituzione antica e, nello stesso tempo, moderna e dinamica, un’istituzione che ha saputo adattarsi al mutare dei tempi e delle diverse esigenze di salvaguardia del nostro Paese, che ha contribuito in modo determinante alla sua unità, alla sua sicurezza, alla sua difesa e alla sua crescita, che lo ha accompagnato e quasi sorretto in tante tormentate vicende storiche in pace e in guerra sino ai giorni nostri. A ben 198 anni dalla sua fondazione – ha proseguito – è ancora oggi un organismo vivo, efficiente che sa rinnovarsi anche in questo momento di profonda crisi economica, morale e politica”.
Come spiegato dal generale Leso “il segreto della longevità ed efficienza della Benemerita sta nella quotidiana aderenza e totale condivisione dei bisogni della gente. L’Arma esprime la sua straordinaria capacità operativa, anche e soprattutto, nelle emergenze più gravi, come si è visto di recente a Saponara e a Barcellona Pozzo di Gotto e in questi giorni in Emilia e Romagna”. Durante la cerimonia è stato tracciato anche il bilancio dell’attività svolta da tutti i Reparti dell’Arma che operano in Sicilia ed in Calabria. “Dal 1 giugno 2011 al 31 maggio scorso, i Carabinieri hanno arrestato complessivamente 10.886 persone, di cui 279 mafiosi dichiarati, catturato 9 latitanti di spicco e hanno sequestrato beni per un valore di 293.752.100 euro. In particolare nello stesso periodo, i reparti dei carabinieri che operano nella provincia di Messina, al comando del bravo Colonnello Claudio Domizi, hanno concluso importanti operazioni” Tra queste ricordo Pista di sabbia, Gotha e Pozzo 2, Gramigna, Mustra, e Coccodrillo”. Nel discorso del generale Leso è stato anche sottolineato come “la vera forza odierna, non solo quella dell’Arma, per affrontare mali endemici come quelli della mafia e della ‘ndragheta, sta nel sapere fare gioco di squadra. Ma bisogna prendere atto che, malgrado, le numerose e quotidiane operazioni di servizio, le organizzazioni mafiose in Sicilia e in Calabria non sono state affatto debellate. Hanno tuttora una grande capacità di rigenerarsi, di espandersi, sia in Italia che all’estero, di mimetizzarsi e di trovare sempre nuove fonti di guadagno. Abbiamo vinto alcune battaglie, ma non abbiamo ancora vinto la guerra”.
A conclusione del suo discorso e prima della consegna delle ricompense ad alcuni militari per le brillanti operazioni di servizio condotte il generale Leso si è rivolto ai “suoi” Carabinieri ai quali ha rivolto un doveroso e sentito grazie per quello che fanno “ricordatevi che lo state facendo anche per le vostre famiglie e per il futuro dei vostri figli e nipoti”.