Messina ha ricordato i suoi figli caduti nell'attentato di Nassiriya il 12 novembre 2003. Una corona di fiori è stata posta sulla tomba di Alfio Ragazzi, alla presenza dei famigliari, della vedova, delle autorità religiose e dell'intera Arma dei Carabinieri.
E’ il 12 novembre 2003.
A Nassiriya sono le 10.40. Un camion cisterna pieno di esplosivo si avvicina alla base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri. Pochi secondi, poi l’esplosione. E’ una strage. Nell’attentato perdono la vita 19 italiani: 12 militari dell’Arma, 5 militari dell’Esercito e due civili.
Tra loro, anche il messinese Alfio Ragazzi. Aveva soli 39 anni ed era il maresciallo aiutante.
Dal giorno dell'attentato di Nassiriya sono passati 10 anni, ma il ricordo delle vittime è sempre vivo e doloroso nel cuore di tutti gli italiani.
Stamattina anche Messina ha reso omaggio ai suoi figli caduti. La cerimonia si è svolta al cimitero di Briga Marina, dove è seppellito Alfio Ragazzi. Sulla sua tomba, alla presenza dei familiari e della vedova Tiziana, dei i figli, Enrico e Salvatore, della madre e dei fratelli è stato deposto un cuscino di fiori. Poco dopo, nella Vicina chiesa di San Paolo si è tenuta la messa in suffragio delle vittime dell’attentato e di tutti i Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. Alla guerra in Iraq, Messina ha tributato tre vittime. Nella missione insieme a Ragazzi persero la vita anche il Sottotenente Giovanni Cavallaro, il quale prestava servizio presso il Comando Provinciale Carabinieri di Asti e il Brigadiere Ivan Ghitti, in servizio al tredicesimo Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia".
Un appuntamento importante, quello di oggi, al quale hanno preso parte i comandi dell'Arma di Messina. Un appuntamento immancabile per i carabinieri e le autorità religiose messinesi, che non si sono accodate alle polemiche che si stanno animando in questi giorni a livello nazionale.
Veronica Crocitti
@VCrocitti
Ma il sindaco Accorinti dov’era? Vergogna!