Bilanci e nuovi obiettivi, l'Atm di Foti tira le somme e si racconta in numeri e risultati

Bilanci e nuovi obiettivi, l’Atm di Foti tira le somme e si racconta in numeri e risultati

Francesca Stornante

Bilanci e nuovi obiettivi, l’Atm di Foti tira le somme e si racconta in numeri e risultati

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giovedì 18 Giugno 2015 - 15:51

Tempo di bilanci per il Direttore dell'ATM Giovanni Foti, riconfermato due settimane fa alla guida dell'azienda di via La Farina. In conferenza stampa con la nuova squadra al completo ha parlato di come è migliorato il servizio e di cosa si farà in ottica futura. Focus su Multiservizi e bilanci.

Un anno di numeri e risultati che aprono la strada ad un altro anno di progetti e obiettivi. Numeri che dicono che la strada intrapresa è quella giusta ma che devono essere solo un nuovo punto da cui ripartire per spostare sempre più avanti gli obiettivi. L’Atm di oggi, quella che ha il volto di Giovanni Foti, Vincenzo Poidomani, Daniele De Almagro e Domenico Manna oggi ha tracciato un bilancio insieme all’assessore Gaetano Cacciola che evidentemente ci ha visto bene quando un anno fa riuscì a “scippare” Foti alla Gtt di Torino, nominandolo direttore generale dell’azienda di via La Farina. In 12 mesi è cambiata tutta la governance dell’Atm con l’arrivo dei due nuovi direttori alla tranvia e al settore amministrativo e oggi questa squadra ha fatto la sua prima uscita ufficiale per raccontare cosa è cambiato in 12 mesi di lavoro targato Foti in via La Farina e quali sono i progetti in cantiere.

“Finalmente si sta facendo strada un nuovo modo di intendere l’azienda, partendo dal presupposto che non bisogna salvarla ma costruirne una che offra un vero servizio. La gente sta iniziando a fidarsi del mezzo pubblico, stiamo riuscendo a convincere i cittadini a fidarsi del mezzo pubblico e forse questo è il risultato più importante” ha spiegato il commissario Manna che fu il primo in assoluto a essere nominato all’Atm dall’amministrazione Accorinti quasi all’indomani delle elezioni del 2013. Manna e Cacciola trainarono insieme l’Atm nei difficilissimi mesi degli stipendi che continuavano ad accumulare ritardi come ormai era consuetudine, di un servizio che era fatto di soli 10 bus al giorno, di una situazione allo sbaraglio sotto molti aspetti. Oggi sembrano tempi lontani. “Eppure si può cambiare” ha detto non nascondendo una buona dose di soddisfazione l’assessore Cacciola, che già lo scorso mese ha rinnovato l’accordo di collaborazione con Gtt e ovviamente anche il contratto del direttore generale Giovanni Foti (VEDI QUI), nell’ottica di proseguire un cammino fatto di studi, progetti, competenze, novità.

Foti ha messo sul tavolo i numeri della sua Atm rispetto a quella del passato. A giugno 2015 l’Atm riesce a garantire ogni giorno 50 bus in strada, contro i 25 di un anno fa. I tram in servizio sono passati dai 5 del 2014 agli 8 di oggi. E’ stato anche riattivato dopo anni lo scuolabus, mettendo a disposizione 7 mezzi. Più mezzi che si traducono in un maggiore numero di chilometri che l’Atm riesce a macinare, necessari anche per i contributi regionali. Sul fronte dei bus si registra un 22% in più di differenza tra il 2013 e il 2014 e in questi primi cinque mesi del 2015 c’è già un 12% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Va peggio per la tranvia che ha totalizzato solo un 2% in più, ma su questo settore il direttore Poidomani ha le idee chiare, a cominciare dal fatto che entro fine anno i tram che si conta di mettere in circolazione diventeranno 10, potendo così abbassare anche i tempi di percorrenza, e attivando finalmente quell’onda verde che farà fermare i tram solo alle fermate e non più ad ogni semaforo che trova sul suo cammino.

Discreto risultato anche dagli incassi della vendita dei titoli di viaggio. Tra giugno e dicembre 2014 sono saliti del 6,24% gli introiti dalla vendita dei biglietti e del 15,3% quelli che arrivano dagli abbonamenti, rispetto all’anno precedente. Ancora meglio nei primi 4 mesi di questo 2015 che conta il 19% in più di biglietti e il 22% in più di abbonamenti. Per Foti un trend positivo ma ancora troppo basso e lontanissimo da quella soglia del 35% di ricavi da mercato che un’azienda di trasporto pubblico dovrebbe riuscire a totalizzare. Un dato che fa ancora i conti con l’altissimo livello di portoghesismo, frenato in questi ultimi tempi dai blitz sui mezzi coadiuvati dalla Questura per i tanti episodi di aggressione, ma che ancora si attesta sul 30% delle persone che vengono controllate su bus e tram. Non riescono invece a decollare i parcheggi cittadini Cavallotti e Zaera, ma Foti non dispera e volge lo sguardo a Torino dove, racconta, ci sono voluti circa 15 anni per convincere i cittadini ad utilizzare i parcheggi multipiano.

In prospettiva futura si conta sul Contratto di servizio che attualmente attende di approdare in Consiglio comunale e che aprirà la strada alla possibilità di vendere i biglietti a bordo su tutti i mezzi e rivedere anche i piani tariffari, sia per i titoli di viaggio che per i parcheggi nelle Ztl.

Un altro dei nodi cruciali del lavoro di Foti è stata la riorganizzazione interna, sia dei vertici che del personale, gran lavoro però anche per ricostruire i rapporti dell’Atm con Enti e Istituzioni, partendo dalla necessità di recuperare una credibilità che l’azienda di via La Farina non aveva più da tempo. In questo senso fondamentale è stato il supporto di Gtt che soprattutto all’inizio è stata quasi una garante quando l’Atm è tornata a bussare alle porte sbarrate della Regione o ha provato a riavviare un dialogo con Asstra. Una collaborazione che continuerà agli stessi patti e condizioni con un tesoretto di circa 300 mila euro che l’Atm potrà ancora investire per avere l’aiuto del gruppo trasporti di Torino nell’approvvigionamento dei pezzi o nelle professionalità di tecnici e consulenti.

Si lavora anche per riuscire a mettere ordine nella sfera economico-finanziaria. A pesare è soprattutto la mancata approvazione dei bilanci da parte del Consiglio comunale ormai da oltre dieci anni, “Quando sono arrivato i bilanci non erano neanche stati approvati dai revisori dei conti dell’Atm, oggi invece siamo pronti a chiudere il consuntivo 2014, e a quel punto la palla sarà nelle mani del Consiglio comunale”. Ai debiti ci dovrà invece pensare il Piano di riequilibrio di Palazzo Zanca che al momento è al vaglio del Ministero, dove si prevede che sarà il Comune a farsi carico dei 32 milioni di euro di debiti che pesano sulle spalle dell’azienda di via La Farina.

E guardando ancora al futuro inevitabile non tirare in ballo la Multiservizi che il segretario Antonio Le Donne vuole a tutti i costi e che prevede anche l’inserimento dell’Atm nel calderone di un’unica grande società che gestisce i servizi pubblici come acqua, rifiuti e trasporto. Un’idea che però dovrà essere attentamente vagliata e per la quale nessuno sembra fare i salti di gioia. “Una Multiservizi non azzera le competenze e le professionalità e può comportare risparmi e vantaggi sui costi di gestione. Al momento però siamo ancora ad una fase solo valutativa. Si dovrà capire se si tratta di un’operazione conveniente e che risponde ai progetti che abbiamo in cantiere” ha spiegato Cacciola che non si è voluto sbilanciare più di tanto su un percorso che sembra ancora molto lontano, nonostante sulla carta l’Atm dovrebbe confluire nella Multiservizi già dal prossimo 31 dicembre.

Dal neo direttore amministrativo De Almagro, a dopo anni passati alla guida della Gesip di Palermo, in pratica la Messinambiente palermitana, un messaggio rivolto soprattutto a lavoratori e sindacati: “Tutti devono mettersi in testa che il nostro obiettivo principale è rendere un servizio pubblico” ha dichiarato l’ultimo acquisto di casa Atm che dovrà gestire il settore amministrativo, il personale e le relazioni sindacali.

Da questa fotografia dell’Atm di oggi e dal servizio che offre si continuerà a lavorare per migliorare ancora domanda e offerta, in cantiere già i bandi per acquistare 17 nuovi bus (VEDI QUI) e la speranza di poterne comprare altri con i fondi Pac che a quanto pare potranno essere recuperati. I fronti su cui muoversi sono tantissimi, dai bus notturni che partiranno nelle prossime settimane per coprire le riviere nord e sud nel periodo estivo, ai maggiori controlli all’interno dell’azienda per evitare che si ripetano bruttissime pagine come quella del furto di carburante da parte di alcuni dipendenti.

La pioggia di oggi ha deciso di mettere lo zampino in una giornata che per i vertici Atm era stata praticamente perfetta. Come spesso accade nei giorni di pioggia battente il tratto di linea tranviaria tra le fermate di viale Boccetta e la fiera si è totalmente allagato trasformandosi in una piscina. Su facebook lo sfogo di alcuni viaggiatori costretti a scendere e a proseguire a piedi perché il tram è stato costretto a fermare la sua corsa.

Francesca Stornante

14 commenti

  1. BENE AVANTI COSI’

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  2. BENE AVANTI COSI’

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  3. Fornisco le cifre sul PERSONALE di ATM ricavate dal BILANCIO 2013, impensabile averle in rete prima di RENATO sindaco. Il totale dei dipendenti è 578,mentre il costo annuale di €20.852.854,costo medio pro capite €36.077. Il costo pro capite degli AUTISTI è più alto di altre qualifiche,naturalmente QUADRI e DIRIGENTI costano molto di più. ATM è commissariata quindi gli amministratori non hanno un compenso, mentre i componenti il collegio sindacale percepiscono annualmente €60.833. Cari dipendenti di ATM voglio ricordarvi di essere leali con i vostri concittadini, ogni messinese, neonato compreso, versa per i vostri stipendi €86,16. Per anni non vi siete preso cura della nostra ATM, spesso danneggiandola, ora ricambiate la nostra generosità.

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  4. Fornisco le cifre sul PERSONALE di ATM ricavate dal BILANCIO 2013, impensabile averle in rete prima di RENATO sindaco. Il totale dei dipendenti è 578,mentre il costo annuale di €20.852.854,costo medio pro capite €36.077. Il costo pro capite degli AUTISTI è più alto di altre qualifiche,naturalmente QUADRI e DIRIGENTI costano molto di più. ATM è commissariata quindi gli amministratori non hanno un compenso, mentre i componenti il collegio sindacale percepiscono annualmente €60.833. Cari dipendenti di ATM voglio ricordarvi di essere leali con i vostri concittadini, ogni messinese, neonato compreso, versa per i vostri stipendi €86,16. Per anni non vi siete preso cura della nostra ATM, spesso danneggiandola, ora ricambiate la nostra generosità.

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  5. Voglio dare anche alcune cifre dei DIPENDENTI di Palazzo Zanca,sono relative ai primi CINQUE MESI del 2015. Costo €27.275.837,il 30% della SPESA CORRENTE pari a €90.687.666,addirittura il 50,3% delle ENTRATE CORRENTI di €54.222.023. L’incidenza sui TRIBUTI versati dai messinesi,pari a €42.092.480,è elevatissima,il 64,8%. Il costo medio mensile è di €5.455.167,mentre quello delle ore di STRAORDINARIO di questi CINQUE MESI di €364.694. Cari concittadini di Palazzo Zanca dal primo gennaio al 31 maggio abbiamo pagato per voi,neonati compresi,€112,71 a messinese,di questi €73 come TRIBUTI. Il risanamento dei conti come pure la qualità dei servizi resi ai messinesi dipende soprattutto da voi,dimostrate lealtà a chi puntualmente vi paga, cioè NOI

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  6. Voglio dare anche alcune cifre dei DIPENDENTI di Palazzo Zanca,sono relative ai primi CINQUE MESI del 2015. Costo €27.275.837,il 30% della SPESA CORRENTE pari a €90.687.666,addirittura il 50,3% delle ENTRATE CORRENTI di €54.222.023. L’incidenza sui TRIBUTI versati dai messinesi,pari a €42.092.480,è elevatissima,il 64,8%. Il costo medio mensile è di €5.455.167,mentre quello delle ore di STRAORDINARIO di questi CINQUE MESI di €364.694. Cari concittadini di Palazzo Zanca dal primo gennaio al 31 maggio abbiamo pagato per voi,neonati compresi,€112,71 a messinese,di questi €73 come TRIBUTI. Il risanamento dei conti come pure la qualità dei servizi resi ai messinesi dipende soprattutto da voi,dimostrate lealtà a chi puntualmente vi paga, cioè NOI

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  7. A PROPOSITO DI TRASPORTI. E’ passato senza commenti un’articolo sulla Caronte & Tourist,come non condividere pienamente l’affermazione della presidente del gruppo Olga MONDELLO «Il ponte esiste da 50 anni» rivolta a chi sogna l’araba fenice di un manufatto irrealizzabile tecnicamente,inviso a Madre Natura. IL PONTE ESISTE DA SEMPRE,realizzato da chi ha attraversato per secoli lo Stretto di Messina.La famiglia FRANZA ha raccolto il mio invito a ricambiare la generosità delle genti dello Stretto per la concessione di una servitù di passaggio che ne ha condizionato la qualità della vita, costituendo un’associazione che si occuperà di realizzare le idee e i progetti che i cittadini vorranno segnalare. Cara OLGA MONDELLO è’ un’ottima iniziativa

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  8. A PROPOSITO DI TRASPORTI. E’ passato senza commenti un’articolo sulla Caronte & Tourist,come non condividere pienamente l’affermazione della presidente del gruppo Olga MONDELLO «Il ponte esiste da 50 anni» rivolta a chi sogna l’araba fenice di un manufatto irrealizzabile tecnicamente,inviso a Madre Natura. IL PONTE ESISTE DA SEMPRE,realizzato da chi ha attraversato per secoli lo Stretto di Messina.La famiglia FRANZA ha raccolto il mio invito a ricambiare la generosità delle genti dello Stretto per la concessione di una servitù di passaggio che ne ha condizionato la qualità della vita, costituendo un’associazione che si occuperà di realizzare le idee e i progetti che i cittadini vorranno segnalare. Cara OLGA MONDELLO è’ un’ottima iniziativa

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  9. Comunque, io inviterei lor signori a farsi un giro in tram senza aria condizionata, in una giornata calda e afosa come quella di martedì, alle 3 del pomeriggio. Avanti così!

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  10. Comunque, io inviterei lor signori a farsi un giro in tram senza aria condizionata, in una giornata calda e afosa come quella di martedì, alle 3 del pomeriggio. Avanti così!

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  11. Questa conferenza stampa effettivamente merita il commento di marieditor.

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  12. Questa conferenza stampa effettivamente merita il commento di marieditor.

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  13. su tante questioni l’amministrazione è ancora lontana ma è innegabile un miglioramento del servizio… avanti così…

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  14. su tante questioni l’amministrazione è ancora lontana ma è innegabile un miglioramento del servizio… avanti così…

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