Nanni -Ricevuto- dall'ultimo ruggito del -Leonardi-

Nanni -Ricevuto- dall’ultimo ruggito del -Leonardi-

Nanni -Ricevuto- dall’ultimo ruggito del -Leonardi-

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mercoledì 31 Dicembre 2008 - 15:39

Alla Provincia 2008 di passaggio tra il vecchio e il nuovo presidente. Tanti gli obiettivi ambiziosi prefissati e da raggiungere nell'anno nuovo. Ma occhio agli equilibri politici e alle questioni giudiziarie…

Si chiude il 2008 anche a Palazzo dei Leoni, anno diviso tra gli ultimi mesi in carica per il presidente uscente Salvatore Leonardi e i primi sei per il nuovo numero uno della Provincia, Nanni Ricevuto. Due modi di vedere la politica, ma anche la vita. Due personaggi dalle caratteristiche caratteriali assolutamente differenti , che vengono da esperienze politiche dissimili, ma che appartengono allo stesso partito e sono riusciti a sedere entrambi sulla stessa poltrona, quella della Provincia Regionale di Messina.

Un anno che in linea di massima può essere valutato come di transizione, ma non del tutto. La prima parte, praticamente fino a giugno, connotata dal countdown del “modera-Turi- verso l’addio alla pubblica amministrazione e in più in generale alla politica attiva. Un finale di mandato, come buona parte del resto, all’insegna dalla moderazione e della caccia ad un equilibrio difficile tra tutte le anime dell’ex Cdl, scalpitanti per il mutamento di uno scenario che poi ha portato An e Forza Italia ad unirsi nel Pdl. Una strategia tesa al bilanciamento, adottata anche nella conduzione della macchina burocratica e amministrativa dell’Ente, principalmente improntata al risanamento degli equilibri finanziari. Leonardi però aveva un “pallino-, chiamato Aeroporto del Mela. Una sua fissazione che ha cercato di far divenire realtà, o perlomeno di gettare le basi affinché lo divenisse, fino all’ultimo.

Un progetto sul quale Ricevuto non sta invece, per il momento, continuando a lavorare. L’ex viceministro all’Università crede molto più sull’Area Metropolitana dello Stretto. Per questo insieme a tutta una serie di progetti come il “Ponte Digitale-, ad una serie di accordi con gli Enti dell’altra sponda, con l’impegno per risolvere i disagi per i pendolari e non secondariamente di prevedere un grande sistema di trasporti per l’area, ritiene più prioritario il potenziamento dei collegamenti con l’aeroporto di Reggio, l’aeroporto dello Stretto. La Provincia è tra l’altro azionista della Sogas, società che gestisce lo scalo. Ricevuto sta lavorando su due strade: quella della riattivazione dell’attracco marittimo nelle vicinanze delle piste e soprattutto sulla possibilità data ai viaggiatori di poter effettuare il check-in direttamente a Messina. Ma sui collegamenti Ricevuto punta a trovare una soluzione anche per le Eolie, ribadendo la volontà di rilanciare il settore turistico in tutta la provincia, così come ribadito in occasione della prima giunta itinerante. Che cos’è? Una delle sue trovate. Far riunire la giunta in vari centri della provincia, per far sentire la propria vicinanza alle diverse aree, vaste, che compongono il territorio Messinese.

Altro punto sul quale Ricevuto insiste molto, e sul quale anche Leonardi ha lavorato, è la battaglia agli sprechi. Una politica improntata al taglio delle spese, a cominciare dai fitti passivi, recuperando tutte quelle strutture di proprietà dell’Ente ma non utilizzate. Dopo le preventivate destinazioni e le gare andate deserte ad esempio, si è iniziato ad immaginare un futuro concreto per l’ex Hotel Riviera.

Un altro autentico cavallo di battaglia per l’ex senatore, per provare a mettere fine agli sperperi legati alle casse provinciali ma anche per dare finalmente un servizio soddisfacente ai cittadini, è rappresentato dalla “missione Ato idrico-. Una battaglia che ha cominciato a portare a qualche risultato. Intanto perché l’assemblea dei sindaci, dopo diversi anni di convocazioni andate in bianco, si è riuscita a riunire e a discutere. Ma non da meno, perché si stanno finalmente cominciando a gettare le basi per la costituzione di un consorzio per la gestione del servizio integrato delle acque. Ma c’è da fare in fretta, perché nonostante riunioni e rassicurazioni, da Palermo pende l’incubo del commissariamento.

Fondamentale per lo snellimento dell’apparato amministrativo una netta riorganizzazione di tutta la macchina: una razionalizzazione che si attende da tempo. E a livello di personale c’è una lacuna evidente, rappresentata dalla carenza di dirigenti amministrativi. Alcune cose sono state fatte, ma tanto ancora c’è da fare per quanta riguarda le scuole. Restano ancora in attesa di interventi gli istituti cittadini “Archimede- e “Seguenza-, così come in provincia il “Meucci- di Milazzo e il “Caminiti- di Santa Teresa di Riva. Altro capitolo importante è quello che riguarda le strade provinciali. Finanziati i 51 milioni, in realtà richiesti e decretati sotto l’amministrazione Leonardi, si continuerà a lavorare in questa direzione. Dopo il lavoro dell’apposito ufficio Piano, anch’esso creato nella passata legislatura, occorrerà espletare le gare d’appalto prima di settembre 2009. E a proposito di risorse, come promesso da Raffaele Lombardo, quelle per riparare ai danni causati dal maltempo di qualche settimana fa dovrebbero arrivare tramite la Regione, attraverso i fondi Fas (Fondi Aree Sottosviluppate). Ma non sono che alcune delle questioni che lo “speciale one- degli amministratori messinesi deve affrontare o ha affrontato in questi mesi. Un uomo che punta molto sull’immagine e che dell’immagine fa il suo strumento principale per far trasparire la volontà di creare una nuova provincia del Mediterraneo, come da slogan coniato dallo stesso Ricevuto.

Ma mentre sul fronte gestionale qualcosa, nel bene o nel male, è stata sbloccata o si sta sbloccando, con il 2009 alle porte, per Ricevuto, restano in sospeso una serie di nodi politici ancora interamente da sciogliere. Primo punto su tutti le partecipate, settanta, per le quali sono ancora tante le poltrone da assegnare. Negli Ato rifiuti della Provincia (1-Nebrodi, 2-Barcellona, 4- Taormina e 5-Eolie), nel Consorzio Asi, la vicepresidenza dell’Ente autonomo regionale Teatro, in Feluca, in Innovabic, in Taormina arte, in Sviluppo Taormina Etna, giusto per citarne alcune. E poi c’è la vicepresidenza dell’Ente che attende ancora un nome, ma probabilmente prima bisognerà decidere un simbolo, quello del partito a cui affidarla. Le anime dei vari soggetti politici scalpitano in vista dell’assegnazione delle nomine e diverse volte in consiglio, sono arrivati segnali diretti in questo senso. Un rebus fondamentale sul quale Ricevuto dovrà lavorare per mantenere in piedi quegli equilibri che resistono a stento, così come dimostra ad esempio la situazione di palazzo Zanca. E il presidente, che dovrebbe prendere le prime decisioni nel mese di gennaio, probabilmente “giocherà- al riequilibrio anche rispetto alle decisioni assunte da Buzzanca.

Infine le questioni prettamente giudiziare. Chiusura dell’anno con condanna per Leonardi, mentre Ricevuto è stato al centro del polverone che ha coinvolto l’Università di Messina. Il primo è stato condannato dalla sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei Conti a risarcire al Comune 129 mila euro, spesi per una consulenza ritenuta illegittima. La vicenda risale al periodo in cui Leonardi era sindaco di Messina, quando un giovane avvocato esterno all’Amministrazione, Francesco Gallo, ricevette l’incarico di redigere un progetto di studio sulla partecipazione giovanile al processo decisionale politico cittadino. Secondo i magistrati contabili, quello studio, avrebbe potuto essere realizzato da professionisti interni all’Amministrazione, con un notevole risparmio di spesa.

Ricevuto invece, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di falso nell’ambito dell’inchiesta sul concorso all’istituto di Medicina del lavoro del Policlinico di Messina per il quale il Rettore, Franco Tomasello, è stato sospeso per due mesi per aver aiutato l’ex presidente del consiglio comunale Umberto Bonanno. Secondo l’ipotesi accusatoria Ricevuto, all’epoca viceministro, avrebbe sottoscritto dei certificati su carta intestata del Ministero dell’Università, esibiti da Bonanno per partecipare al concorso. I magistrati vorrebbero chiarire alcuni aspetti relativi alla validità dei certificati.

Ma la legislatura targata Ricevuto si era già aperta all’insegna della magistratura, con un ricorso avanzato dall’ex assessore della giunta Leonardi Giuseppe La Face (area An Briguglio), per la sua mancata nomina in giunta nonostante fosse uno degli assessori designati in campagna elettorale. Una sentenza del Tribunale Civile di Messina gli ha dato però torto, affermando che il ricorrente non ha rispettato quanto previsto dall’art 82 della legge n°570, ovvero il deposito nei termini della prova della regolarità delle notifiche alle parti.

Ma attenzione perché c’è ancora un ricorso in sospeso che riguarda Palazzo Dei Leoni e che potrebbe rimandare l’intera provincia al voto. Il tentativo legale è stato inoltrato dal cinquantottenne di Librizzi, Carmelo Campochiaro, candidatosi al consiglio provinciale nelle file di Forza Nuova ed escluso, a suo dire immotivatamente.

EMANUELE RIGANO

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