Il disservizio è segnalato dal consigliere comunale Chiarella, che chiede al sindaco Buzzanca di fare da intermediario con Poste Italiane
Segnalazioni tante, risultati pochi. I residenti della zona S.Licandro-Via Olimpia continuano a non ricevere in modo costante la corrispondenza postale.
La denuncia è del consigliere comunale del pdl Peppe Chiarella, il quale ha deciso di rivolgersi al sindaco Giuseppe Buzzanca, sollecitando una sua intermediazione. «Tale disservizio -scrive in una nota – sta creando gravi disagi ai residenti, in quanto la mancata ricezione di documenti importanti, come le fatture relative alle varie utenze ( Luce, Telefono, Gas, etc) comportano il rischio del distacco del servizio, oltre al pagamento delle conseguenti morosità.
Numerosi cittadini – continua Chiarella – si sono recati presso il CPD di Via Olimpia(S.Licandro), per conoscere le motivazioni del disservizio e pare che il problema sia dovuto alle ferie e malattie dei portalettere titolari». Il rappresentante del Civico Consesso chiede, quindi, a Buzzanca «a tutela dei cittadini messinesi, di intervenire con urgenza presso l’ Ente Poste Italiane per una immediata risoluzione e di conoscere le vere motivazioni della lamentata problematica».
IN VIA PALERMO NN VEDIAMO POSTINI DAL 23/12/2011
Io abito a S. Licandro, poche centinaia di metri sopra le poste e ricevo un pacco di posta abbastanza sostanzioso ogni 3 mesi quasi esatti. Quello che mi chiedo è come mai il postino mi suoni quasi ogni mattina. Chiaro che ormai nemmeno gli rispondo più, che vada a suonare a qualcuno a cui la posta la porta davvero
Una volta il postino di zona conosceva tutti i residenti e per lo più, veniva apprezzato e benvoluto da tutti. Ora basta che nell’indirizzo riportato sulla busta vi sia un dato un poco difforme da quello richiesto, perchè non effettui la consegna, o la ritardi di mesi. Anche se lavora in zona da anni; ed il destinatario vi abiti da allo stesso modo da anni. Ma la professionalità? Bisogna necessariamente e sempre applicare pedissequamente quanto previsto dai regolamenti anche se ciò determina disagi a tutti? In nessun campo è così o dovrebbe essere così. I latini dicevano, non a caso, summum ius, summa iniuria. Allora è solo un comportamento strumentale. Ma per cosa?