Messinambiente, entro dieci giorni i soldi per le assicurazioni

Messinambiente, entro dieci giorni i soldi per le assicurazioni

Francesca Stornante

Messinambiente, entro dieci giorni i soldi per le assicurazioni

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mercoledì 02 Gennaio 2013 - 13:07

Servono 400 mila euro per rinnovare le polizze sui mezzi della partecipata, ad oggi i soldi ancora non ci sono, da Palazzo Zanca assicurano che entro dieci giorni il problema sarà risolto

Nuovo anno problemi vecchi per Messinambiente. Almeno in questo primo giorno di lavoro del 2013 negli uffici di via Dogali si fanno i conti per risolvere una delle ultime emergenze che si sono presentate proprio pochi giorni fa: il rinnovo dell’assicurazione dei mezzi impiegati nella raccolta dei rifiuti. Il 31 dicembre sono scaduti tutti i tagliandi, già nei giorni precedenti il commissario liquidatore della partecipata Armando Di Maria si era messo in moto per reperire le somme necessarie a garantire la copertura assicurativa dei 300 mezzi dell’autoparco di via Salandra.

Servono circa 400mila euro, il clima di tensione e incertezza che fino all’ultimo giorno dell’anno ha regnato sovrano a Palazzo Zanca non ha permesso nessuno sforzo per riuscire a intercettare queste somme. I 40 milioni concessi dalla Regione, la visita del Presidente Crocetta e l’approvazione in consiglio comunale del bilancio, hanno rasserenato gli animi e ridato nuova speranza. Per Messinambiente però ancora poche le novità. La compagnia assicurativa ha concesso alla società una decina di giorni per riuscire a saldare il pagamento, i mezzi potranno continuare ad uscire perchè intanto comunque assicurati, nel frattempo Palazzo Zanca ha assicurato che reperirà i 400mila euro. Il rischio più grosso da scongiurare a tutti i costi era una interruzione del servizio di raccolta che la città non può certo permettersi soprattutto dopo queste festività.

Saranno, infatti, giorni di duro lavoro sul fronte della raccolta che ha subito dei rallentamenti per la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. I mezzi non hanno potuto portare l’immondizia per due giorni. I cancelli a Mazzarrà sono rimasti chiusi ieri, giorno di Capodanno, e domenica 30, per la consueta manutenzione mensile. Questo ha creato non pochi problemi alla partecipata che non potendo scaricare ha avuto inevitabili difficoltà nella raccolta. Questa mattina sulle strade si contavano circa cento tonnellate di rifiuti, il commissario Di Maria assicura che in un paio di giorni la situazione tornerà alla normalità. In settimana altre novità potrebbero arrivare per quanto riguarda i servizi gestiti da Messinambiente. A Palazzo Zanca si stanno valutando varie ipotesi che vedrebbero la partecipata impegnata non solo nella gestione dei rifiuti. Ma è tutto work in progress.
(Francesca Stornante)

4 commenti

  1. Ma gli autisti sono coscienti che, in caso di incidente, responsabili sono loro, sia civilmnte che penalmente?
    Dal 01 gennaio 2013 è sparita la norma dei 15 giorni di proroga dell’assicurazione, che, comunque, non metteva al sicuro l’autista dalle conseguenze.
    Bisogna fermare IMMEDIATAMENTE i mezzi e sosituirli o con mezzi privati (da pagare come e con cosa?) o dell’esercito.
    A Napoli lo hanno fatto.
    Perchè a Messina i padri di famiglia ci devono andare di mezzo per colpa di chi si prende lautissimi stipendi e non fa il proprio dovere?

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  2. Il comune ha appena incassato 40ml di euro e sta incassando le tasse della monnezza che ho già regolarmente pagato, pertanto invece di mangiarseli i piccioli che inizi a pagare i propi debiti………..

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  3. MessineseAttento 2 Gennaio 2013 16:02

    L’assicurazione, in quanto società privata, può stipulare con il contraente un accordo che prolunghi di qualche giorno la scadenza naturale della copertura.
    Si continua con un atteggiamento sbagliato, critico, non costruttivo e spesso disinformato. I padri di famiglia che guidano i camion, inoltre, non rischiano nulla, proprio in virtù di quell’accordo fatto con coloro che forniscono la copertura assicurativa e che di certo non hanno intenzione di perdere un cliente che versa nelle loro casse centinaia di migliaia di euro l’anno.
    Oggi giorno, allo stato dei fatti, paragonare Messina a Napoli (in riferimento all’emergenza rifiuti di qualche tempo fa) è quanto meno demagogico e populista (come il suo intero post daltronde). Invocare l’intervento dell’esercito suona quasi come una barzeletta.
    Quello che invece si deve fare, invece di puntare sempre il dito, è invitare gli amministratori ad organizzare una concreta raccolta differenziata che non lasci alternative: la fai e sarai premiato, non la fai e sarai perseguito con pene amministrative.

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  4. visto che nn hanno le assicurazioni si potrebbe mandarli con la scopa a pulire la città visto che il più delle volte si girano dall’altra parte per non vedere dove pulire..troppo attenti a fare il minimo altro che padri di famiglia che prendono rischi !! quanto ha pagato quello che si è tirato il cavo del tram qualche mese fa ??

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