In una nota inviata al sindaco di Messina, al Segretario generale e al dirigente del Dipartimento Risorse Umane, la Uil-Fpl e il Silpol rappresentate rispettivamente da Pippo Calapai (segretario generela), Pippo Di Stefano (Responsabile provinciale), e Pippo Gemellaro (Silpol, Segretario generale), si evidenzia come l’atto di annullamento delle attribuzioni delle posizioni economiche sia stato funzionale al ripristino della legalità. I sindacalisti chiedono anche al Dirigente delle Risorse umane di redigere la graduatoria assegnando la PEO (Progressioni economiche orizzontali) a chi effettivamente ne ha diritto e, nel contempo, si chiede che le somme indebitamente erogate, vengano compensate a conguaglio con l’attribuzione della PEO del 2019.
Aver preteso il ripristino della legalità di un procedimento amministrativo, col fine di rendere giustizia ai dipendenti delle categorie apicali esclusi illecitamente, ha generato immediatamente una campagna denigratoria nei confronti delle scriventi, certamente immeritata, perché alla base di ogni azione sindacale c’è l’obiettivo di tutelare in modo eguale il diritto di tutti i lavoratori, nessuno escluso. Comprendiamo la delusione di tutti quei dipendenti che, e non per colpa loro, a seguito della riformulazione della graduatoria potrebbero perdere tale riconoscimento economico, ma non potevamo renderci complici di tale palese discriminazione e violazione delle norme contrattuali, facendo finta di niente. Tuttavia ci rendiamo perfettamente conto dello stato d’animo di quei lavoratori destinatari del provvedimento di revoca e per questi dipendenti, ci si deve assumere l’impegno, tutti, di un recupero immediato con l’attribuzione della PEO a decorrere dal 1 gennaio 2019, quindi all’interno del CCDI che stiamo adesso discutendo. Per tale finalità in data odierna, in sede di contrattazione decentrata, è stata presentata, da parte nostra, una proposta con la quale sono stati indicati dei correttivi ai criteri proposti dall’Amministrazione”, concludono i sindacalisti di Uil-Fpl Messina e Fiadel.