Al termine dell'incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il sindaco De Luca spiega gli step che interesseranno il trasporto pubblico locale e con quali risorse verrà realizzata la nuova linea tranviaria
Dismissione dell’attuale tram e via libera ad un nuovo percorso. E’ questa l’idea dell’Amministrazione De Luca, che annuncia il progetto da Roma.
“Dopo due ore di serrato confronto siamo giunti ad una ottima soluzione: faremo velocemente un progetto per attingere ai fondi che ogni anno vengono messi a disposizione per il sistema di trasporti rapidi locali di massa (2 miliardi di euro annui)”. Scegliendo ancora una volta come canale di comunicazione la sua pagina Facebok, il sindaco Cateno De Luca racconta l’esito dell’incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Il confronto – specifica il primo cittadino – è stato con il direttore generale Angelo Maudone e il suo staff della direzione generale per i sistemi di trasporto ed impianti fissi per il trasporto pubblico locale”.
De Luca fissa quindi gli step che interesseranno il trasporto pubblico locale:
1. dismissione di questo tram e liberazione del water front;
2.riqualificazione e rivitalizzazione dell’attuale percorso;
3.nuovo tracciato che comprende anche il polo universitario dell’ANNUNZIATA e la stazione di gazzi della metroferrovia;
4.nuova tipologia di trasporto urbano con sistema tranviario su tracciato non protetto o filobus (la discussione merita un breve approfondimento);
“Le risorse per la cura del ferro (11 milioni di euro ) e del Master plan (25 milioni di euro ) serviranno per cofinanziare la proposta che si aggirerà a circa 200 milioni di euro. In base al bando del ministero (fondo investimenti comma 1072 legge 232/2016), già pubblicato a marzo e che scadrà il prossimo 31 dicembre, le proposte che conterranno un cofinanziamento (cura del ferro e master plan ) ed un progetto esecutivo saranno valutati con priorità rispetto agli altri”.
De Luca assicura: “Avvieremo subito la procedura amministrativa per confezionare la proposta ed il progetto”.
de luca (volutamente minuscolo) ha fatto l’ennesima giravolta da +++++
Fino a ieri ha dichiarato guerra al tram oggi dice che va bene a patto di cambiare percorso. Da sostenitore da sempre del tram, hoi manifestato, sin dall’inizio la mia contrarietà al passaggio dalla cortina del porto. Non per il presunto ed inesistente danno al commercio locale (mai avvenuto), ma per un motivo serio: non sono gli utenti che devono andare dal tram, ma il tram ad andare verso gli utenti. Certo, la sparata odierna fa intravedere un passaggio dal C.so Cavour (e voglio vedere, con quel budello di strada) o dalla via Garibaldi (e qui si aprirà una nuova guerra con quelli della Vara).
II parte.
Ciò che mi indigna è “con sistema tranviario su tracciato non protetto.”
Questo significa fare nascere morto il nuovo percorso. Impedire al tram di passare in sede protetta equivale a firmare la sua inutilità. Conoscendo i messinesi, abituati a parcheggiare zallamente, o si destineranno tutti i vigili residuali alla scorta del tram o sarà meglio non farlo uscire dal deposito. Positivo è estendere il percorso (come da me più volte chiesto) da Tremestieri all’Annunziata. de luca sapeva sin dall’inizio che non sarà possibile smantellare il tram. Preso singolarmenteè l’unico sistema di trasporto messinese che funziona. Cosa avrebbe potuto obiettare ai rilievi edlla corte dei Conti per danno erariale? Circa 100 milioni di tasca sua.
Tracciato non protetto? A Messina? E da chi lo facciamo proteggere, dagli ultimi Vigili urbani rimasti?
L’importante è che non interferisca con il percorso della Vara…. sennò come gira?
Vedo che abbiamo pagato la trasferta a Roma non solo per De Luca, ma anche per Mondello, Previti e, mi sembra, Trimarchi. Quanto ci è costata?
Si propongono sempre progetti faraonici…quando si metterà la parola fine….quando saremo andati via tutti…?