Bisognerà adesso capire se vi siano collegamenti con la macchina bruciata qualche mese fa nella stessa zona.
Non è la prima volta che la zona dell’Annunziata alta fa da cornice ad atti intimidatori. Era già accaduto qualche mese fa, quando qualcuno aveva dato alle fiamme una macchina posteggiata nei pressi di via Preitano. Ieri sera, sempre nella stessa zona, ad esser preso di mira è stato il titolare di un’officina. E’ stato lui stesso, in tarda serata, a raccontare ai carabinieri quello che era accaduto poche ore prima.
L’officina era aperta e lui stava lavorando come ogni sera quando due persone sono entrate e, volto coperto e pistola in mano, hanno sparato due colpi contro il muro. Poi sono fuggite via, lasciando alla vittima giusto il tempo di capire cosa fosse successo. E’ probabile che i due abbiano usato una pistola a tamburo poiché nessun bossolo è stato ritrovato. Quel che è certo è che non miravano ad uccidere ma a lanciare un chiaro segnale.
I carabinieri del Nucleo Operativo coordinati dal maggiore Ivan Boracchia sono già al lavoro da diverse ore per ricostruire l’accaduto e dare un nome ed un volto ai due malviventi. Il titolare, ascoltato, ha dichiarato di non aver idea di chi possa aver lanciato il segnale né perché. Resta comunque da capire se vi siano collegamenti con la macchina bruciata qualche mese fa nella stessa zona. Ed è proprio su questi elementi che si stanno concentrando i militari, così come sulle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona che potrebbero aver immortalato qualche dettagli importante. (Veronica Crocitti)
Messina putroppo sarà sempre più soggetta a fenomeni di questo tipo.. perchè: 1 NON C’E’ LAVORO 2 TROPPA MALA GENTE IMPUNITA DALLA GIUSTIZIA. Dunque essi delinquono avendo già risultati di chi è più debole..
Messina putroppo sarà sempre più soggetta a fenomeni di questo tipo.. perchè: 1 NON C’E’ LAVORO 2 TROPPA MALA GENTE IMPUNITA DALLA GIUSTIZIA. Dunque essi delinquono avendo già risultati di chi è più debole..