I dipendenti dell’ex-appalto dei Fs temono che entro il 31 gennaio, ultimo giorno di ammortizzatori sociali, dal governo non arrivi nessuna risposta. «Non possiamo essere scaricati dopo 25 anni di servizio»
Cresce la preoccupazione dei lavoratori Ferrotel in vista della Cassaintegrazione in scadenza il prossimo 31 gennaio. I 21 dipendenti che hanno fatto fronte comune con i colleghi dell’ex-Servirail Wagon Lits e con loro condividono il presidio al binario1, chiedono che Ferrovie dello Stato dia seguito agli impegni assunti lo scorso anno, quando dopo l’intervento del sindaco Buzzanca e l’ottenimento di un anno di cassa intgrazione, aveva assicurato alle unità lavorative il mantenimento occupazionale e salariale mediante una ricollocazione lavorativa negli organici di altre lavorazioni in appalto.
Purtroppo però dopo un anno dalla chiusura definitiva del loro posto di lavoro ed allo scadere di un anno di cassa integrazione, gli ex lavoratori del Ferrotel di Messina si trovano senza nessuna certezza sul loro futuro. I dipendenti tornano a battere i pugni per ottenere le garanzie promosse nel tavolo del 15 marzo 2011 dall’ex-Ministro Matteoli al sindaco: «Non possiamo essere scaricati così dopo venticinque anni di servizio espletato nell’indotto ferroviario – affermano i lavoratori – i patti vanni rispettati». Nel frattempo i predetti 21 lavoratori esasperati, rimangono in assemblea per protesta presso il binario 1 della stazione Centrale.
(FOTO STURIALE)