Il gruppo di opposizione "Uniti per Antillo" lamenta la continua assenza del numero legale causa la persistente mancanza del plenum dei consiglieri di maggioranza: "Noi abbiamo sempre assicurato lo svolgimento delle sedute"
Salta la seduta di consiglio comunale convocata in sessione ordinaria per il 19 maggio perché la maggioranza non riesce a garantire il numero legale. Infatti, durante la trattazione del primo argomento all’O.D.G., dopo aver ampiamente discusso dell’inserimento di una integrazione nel verbale di una delibera consiliare della seduta precedente, richiesto dalla minoranza, al momento della votazione solo il gruppo di opposizione “Uniti per Antillo” ha votato sì, mentre il presidente si è astenuto e gli altri consiglieri di maggioranza hanno votato contro.
“In considerazione di tale comportamento contraddittorio – scrivono i consiglieri di minoranza – visto che nel merito della richiesta il presidente del consiglio non aveva manifestato alcun problema e lo stesso sindaco aveva sollecitato più volte l’assemblea a procedere all’inserimento della modifica e alla conseguente votazione, il gruppo di minoranza ha deciso di abbandonare l’aula”.
La seduta, sospesa per un’ora in quanto la maggioranza non era al completo, non si è potuta riprendere perché persisteva la mancanza del numero legale.
“I consiglieri di minoranza – si legge nella nota – hanno rilevato che, dopo mesi nei quali in diverse sedute, nelle quali si sono trattati anche argomenti di grande importanza come il bilancio di previsione, hanno responsabilmente assicurato lo svolgimento delle sedute consiliari, nonostante l’assenza del numero legale causa la persistente mancanza del plenum dei consiglieri di maggioranza, non è più possibile continuare a garantire l’effettuazione dei lavori del civico consesso, visto l’atteggiamento ostile che la maggioranza continua ad avere”.
“Il gruppo di minoranza è costretto a prendere atto del fatto che non sussistono i presupposti di una fattiva collaborazione, che comunque intendono continuare da parte loro a promuovere ma nel rispetto rigoroso delle normative vigenti che disciplinano le sedute consiliari”.