Per quasi un'ora il sindaco teodorino Salvatore Agliozzo ha risposto alle domande del presidente Nello Musumeci e dei Commissari dell'Antimafia. "E' stata un'audizione utile sotto diversi aspetti - ha commentato il presidente Nello Musumeci - che ci ha consentito di spaziare anche sulle difficoltà che incontrano gli imprenditori e del loro rapporto sempre più difficile con la Pubblica amministrazione.
Ancora un sindaco del Messinese dinanzi alla Commissione regionale Antimafia, nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta Agromafia.
L'ultimo ad essere ascoltato è stato il primo cittadino di San Teodoro, Salvatore Agliozzo, che per quasi un'ora ha risposto alle domande poste dal presidente della Commissione Nello Musumeci e dai commissari Malafarina, Ciaccio, Zito, La Rocca, Assenza e Milazzo.
L'audizione di Agliozzo ha riguardato soprattutto il contesto economico e sociale di quell'area dei Nebrodi, teatro negli ultimi anni di efferati delitti rimasti spesso senza autori. Si è parlato della mancata cessione in affitto del demanio comunale (circa dieci ettari) per una interdittiva antimafia del richiedente, del fenomeno dell'abigeato ancora diffuso in quei territori, dell'assoluta inconsistenza del Corpo di polizia municipale (che dispone di una sola unità) e dell'approccio della imprenditoria agricola locale ai benefici previsti dall'Unione europea.
"E' stata un'audizione utile sotto diversi aspetti – ha commentato il presidente Nello Musumeci – che ci ha consentito di spaziare anche sulle difficoltà quotidiane che incontrano gli imprenditori e del loro rapporto sempre più difficile con la Pubblica amministrazione. Con questa audizione, che fa seguito a quelle con i sindaci di Troina, Capizzi, Cesarò e Nicosia, la Commissione ha concluso l'istruttoria relativa ai primi cittadini. Completeremo nelle prossime settimane con i vertici della Guardia di Finanza, dei Servizi veterinari e dell'Istituto zooprofilattico, per passare poi alla redazione della relazione conclusiva. Credo di poter dire che dopo quello dei rifiuti, il settore agricolo rappresenti in Sicilia il terreno più allettante per gli appetiti delle organizzazioni mafiose e criminali. Il nostro obiettivo è quello di intervenire anche sul piano normativo, per restituire vaste aree dell'Isola al controllo dello Stato e delle Istituzioni."
(Salvatore Famularo)