Capolista del M5s nelle Isole, l'ex presidente del Parco dei Nebrodi rivendica "il protocollo contro i patrimoni criminali e i sacrifici di questi anni"
MESSINA – Giuseppe Antoci presenta la sua candidatura alle Europee per Sicilia e Sardegna. Capolista per il Movimento Cinquestelle, dialoga con giornalisti, iscritti al M5S e cittadini nella segreteria politica della senatrice Barbara Floridia e del capogruppo all’Ars Antonio De Luca, a Messina. E sono loro due ad affiancarlo e a sostenere “l’importanza della candidatura nel segno della legalità”. Ha rimarcato De Luca: “Gli altri hanno nelle loro file indagati e interdetti. Noi Cinquestelle no e proponiamo una candidatura di altissimo profilo”.
“Quando parlavo con Giuseppe Conte ed era nell’aria la possibilità della candidatura di Giuseppe Antoci, non potevo che essere onorata. Conoscevo la sua storia e in questi mesi, conoscendo la persona, ho visto una corrispondenza con il personaggio”, ha dichiarato a sua volta la senatrice Floridia.
Ex candidato al Senato per il Megafono di Crocetta, Antoci, invece, ha rivelato: “Ho detto tanti no in questi anni. Ho rifiutato tante candidature ma ho detto sì per coerenza al Movimento Cinquestelle, con il quale da anni ho avviato un dialogo. Per me la priorità è l’ascolto del territorio. Io ho fatto il presidente del Parco dei Nebrodi dal 2013 al 2018 (ha subito un attentato nel 2016, n.d.r.). E oggi, grazie a quel lavoro, abbiamo una norma (il cosiddetto protocollo Antoci, n.d.r.) che sta devastando i patrimoni delle mafie. Ed è nata da un piccolo territorio, ascoltando”.
“Rivendico la mia storia e l’impegno di questi anni
Così l’ex presidente dell’area protetta ha rivendicato la sua storia, “i sacrifici, la scorta e le misure di protezione nei confronti delle mie figlie. Una storia difficile ma che rivendico come impegno e dovere nei confronti di un territorio da liberare. Se sarò eletto, mi metterò al servizio e in ascolto delle persone di questi territori. Voglio dare valore a quello che ho fatto in questi anni”.
Senza nulla togliere alla sua storia, non credo che a Bruxelles siano interessati.
Ma a noi non interessa chi combatte le mafie, anche perché lo Stato italiano estorce più soldi di chiunque altro, mafioso e non, quelle sono battaglie vostre e dunque tenetele per voi! A noi interessa chi fa del bene a livello fiscale, a livello sanitario..dunque dando servizi validi al cittadino ed abbassando i costi, le tasse..ecc ecc ecc…( Non devo insegnarvi il mestiere).