Dopo il grande consenso ricevuto dalla sua nomina, Cicero ha tanti obbiettivi. Primo fra tutti: portare più giovani ai concerti
Antonino Cicero è il nuovo direttore artistico della Filarmonica Laudamo.
Dopo la nomina del Consiglio direttivo, lo scorso 25 luglio, le manifestazioni di consenso, affetto ed entusiasmo per la nuova carica sono state tantissime. I like e i commenti di supporto hanno riempito anche il post pubblicato dalla pagina Facebook della Filarmonica.
La formazione
Classe 1982, lentinese di nascita e messinese di adozione, Antonino Cicero è un musicista a tutto tondo.
Di formazione classica, conosce, ama e sperimenta tutti i generi musicali. Ha reso, infatti, il suo strumento, il fagotto, protagonista assoluto anche nel campo del jazz, del tango e della musica contemporanea, dove diversi compositori, su sua committenza, stanno creando un nuovo repertorio strumentale.
Tra le collaborazioni del neodirettore artistico vi sono le formazioni musicali con il Trio Atipico, in compagnia di Alessandro Blanco e Giovanni Alibrandi; il duo con Luciano Troja, protagonista in questi giorni di numerosi concerti in tutta la Sicilia. E, negli ultimi anni, anche il duo con il musicista argentino Fabrizio Mocata e con l’artista Deborah Ferraro.
Professore d’orchestra, solista e camerista apprezzato, è, inoltre, docente di strumento nelle scuole medie a indirizzo musicale. Ha al suo attivo ben cinque album.
La carica
Cicero subentra a Luciano Troja, che, dopo aver dedicato quasi 10 anni alla Filarmonica Laudamo, pur rimanendo nel Consiglio direttivo dell’associazione, nello scorso dicembre ha deciso di tornare a tempo pieno ai suoi progetti musicali. E a Giuseppe Ministeri, presidente del Conservatorio Corelli di Messina, che aveva sostituito Troja nell’attesa della nuova nomina.
Innovazione e continuità
Proprio la strada già tracciata dal collega Luciano Troja è quella che Cicero vuole continuare a percorrere nella sua direzione artistica. Nel rispetto di questa importante continuità si propone, però, di portare il suo personale “marchio di fabbrica”, la sua personalità, i suoi gusti, la sua voglia di divertirsi e uscire dai canoni.
“Il maestro Luciano Troja con cui suono insieme da tempo, negli ultimi 10 anni ha fatto un percorso straordinario, attento al territorio, pronto a valorizzarlo. Io voglio potenziare quanto già raggiunto, portando avanti i suoi obbiettivi e realizzando i miei” dichiara Cicero.
Avvicinare i giovani
E continua: “Tra i più importanti obbiettivi vi è sicuramente quello di avvicinare i giovani alla musica. Insegno ai ragazzi, quindi è qualcosa cui tengo profondamente. Voglio riuscire a portare più giovani ad ascoltare concerti, voglio coinvolgere le scuole, il conservatorio. Sono disponibile a qualsiasi collaborazione affinché la Filarmonica diventi la casa della musica. Non una semplice associazione ma un’istituzione, un punto di riferimento per tutti”.
L’attenzione al pubblico
Entusiasta e orgoglioso dell’incarico, infine, la sua attenzione si rivolge al pubblico della Filarmonica, le cui forti aspettative vuole realizzare tutte: “Sono consapevole del valore enorme che ha la mia nomina. La Filarmonica è una delle più antiche associazioni concertistiche di Italia, la nuova stagione che si apre sarà la numero 102. Mi rivolgo a un pubblico attento, ad abbonati appassionati che si aspettano una stagione di qualità. E non saranno delusi”.