I coniugi Cambria-Malato vivono nel residence "Torre Faro" e ieri hanno incontrato il presidente Conte
Riprese e montaggio di Silvia De Domenico
MESSINA – Una coppia di espropriandi. Una coppia che ha scelto Torre Faro come luogo del cuore, decidendo di comprare casa qui. Per loro, il tema degli espropri si riassume così: “Siamo legati a questo luogo. Abitiamo tutto l’anno davanti al mare e questa spada di Damocle non ci fa dormire la notte. Anche nel 2011, con il governo Berlusconi e le trivelle, era affiorata questa paura. E ora l’incubo è tornato. Vorremmo che il nostro sindaco ci tutelasse ma non è così”. Loro sono Antonio Cambria e Linda Malato: la possibilità di perdere la loro casa, per via del ponte sullo Stretto, rende pesanti le loro giornate.
Ai microfoni di Tempostretto, hanno raccontato le loro impressioni di cittadini dopo il colloquio con il presidente del Movimento Cinquestelle, Antonio Conte, ieri al residence “Torre Faro” in via Circuito, composto da 28 abitazioni. Un incontro a cui è seguita un’affollatissima assemblea pubblica.
“Sto vivendo questo momento malissimo dal punto di vista psicologico perché non so come andrà a finire. Siamo in un limbo”, sottolinea Linda Malato. E il marito: “Riviviamo sentimenti e preocccupazioni già vissuti. Non si tiene conto delle reali esigenze dei cittadini messinesi. Si dovrebbe pensare ai nostri fatiscenti servizi. Altro che ponte. Conte? Ho apprezzato il suo gesto, la scelta di venire qui ed esprimere la sua vicinanza”-