Accuse più gravi per i due minori arrestati per la rapina violenta in centro di settembre scorso
Si aggrava la posizione dei minorenni arrestati per la rapina violenza in centro ai danni dell’anziana, avvenuta nel settembre scorso. La Procura di Messina ha infatti modificato una delle accuse contestate loro, trasformandola da lesioni aggravate a tentato omicidio. Sono anche imputati di rapina aggravata.
Il Pm Annalisa Arena, titolare del caso, ha cambiato il capo d’imputazione dopo l’incidente probatorio del novembre scorso, durante il quale è stata ascoltata la vittima, accompagnata dal suo legale, l’avvocato Fabrizio Alessi. La novantenne ha ripercorso i momenti più brutti di quel sabato sera: si è vista piombare i giovani in casa, ha aperto loro la porta e si è ritrovata bloccata a terra da uno di loro, mentre l’altro rovistava nell’altra stanza. Un’aggressione che le è costata pesantissime conseguenze fisiche, complicate dall’età.
E’ con questo carico che il quattordicenne e il sedicenne affronteranno quindi il processo, che è ora più vicino, perché il magistrato ha chiesto per entrambi il giudizio diretto. La prima udienza è stata fissata al prossimo 5 marzo.
Adesso i difensori, gli avvocati Ernesto Marcianò, Alessandro Trovato e Giuseppe Carrabba, valuteranno se invocare un rito alternativo o presentarsi alla prima udienza per iniziare il dibattimento.
I ragazzi protagonisti dell’episodio vennero arrestati dalle Volanti, dirette dal commissario Giovanni Puglionisi, poche ore dopo l’irruzione nell’abitazione del centro cittadino, mentre si allontanavano a piedi, lungo la vicina via Principe Umberto.
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