Il sostituto procuratore Camillo Falvo ha chiesto il rinvio a giudizio per i cinque figli di un'anziana coppia che viveva in un'abitazione di Provinciale con 15 cani ed in condizioni igienico sanitarie disastrose. Il tre febbraio dovranno comparire davanti al gup Micali per rispondere di abbandono d'incapace.
L’accusa è grave: aver abbandonato a se stessi gli anziani genitori che vivevano in condizioni disperate in un appartamento nella zona di Provinciale. Talmente disperate che i vicini di casa non ce la facevano più di quella convivenza ed hanno presentato una denuncia. Poi ci ha pensato la squadra Decoro della Polizia Municipale a portare a galla la triste storia. Due genitori anziani, lei affetta da psicosi delirante, lui cardiopatico, del tutto incapaci di badare a sè stessi. Vivevano nella sporcizia, circondati da scarafaggi e insetti, immersi nel cattivo odore provocato dalla presenza di 15 cani che facevano i loro bisogni in casa. Da quella casa la puzza che fuoriusciva era tremenda, insopportabile. Ora il sostituto procuratore Camillo Falvo ha chiesto il rinvio a giudizio per i cinque figli della coppia, in età compresa fra 26 e 47 anni con l’accusa di abbandono d’incapace. I cinque dovranno comparire il prossimo tre febbraio davanti al Gup Massimiliano Micali. Il calvario della coppia era iniziato a metà degli anni novanta quando rimasero soli, dopo che i figli si erano sposati. Soprattutto la malattia mentale della moglie ebbe il sopravvento. La donna raccoglieva cani e li portava a casa ed il marito non riusciva ad opporsi in alcun modo. Dopo l’esposto dei vicini di casa gli agenti della Decoro si presentarono nell’appartamento della coppia. Li trovarono sporchi e trascurati, circondati da cani ed insetti. Il cattivo odore si percepiva in tutto il palazzo costringendo perfino i condomini a restare tappati in casa. I servizi sociali, la stessa polizia municipale tentarono di convincere i figli ad occuparsi dei genitori. Nonostante la rassicurazioni la situazione non cambiò. La malattia della donna progrediva. Il marito era costretto a vivere chiuso in una stanzetta mentre la moglie dormiva nel letto con i cani e mangiava a tavola con gli animali. L’uomo girovagava tutto il giorno per la città e mangiava alla mensa dei poveri. Poi rincasava a tarda sera e si rintanava nella sua stanza. Una vita vissuta nell’indifferenza generale. I figli ogni tanto passavano da casa ma non facevano nulla per aiutare i genitori. Nel maggio giorno l’ultimo sopralluogo della squadra Decoro della polizia Municipale. In casa c’erano 16 cani, uno dei quali morto, blatte ed insetti dovunque ed il solito odore nauseabondo. Così convinsero la donna a recarsi a casa di uno dei figli per qualche giorno e ne approfittarono per trasferire i cani nel canile di Castanea. L’appartamento fu disinfestato e pulito da cima a fondo, Ora la coppia è tornata a vivere assieme in una situazione certamente più accettabile. Intanto i cinque figli dovranno spiegare al gup il perché di tanta indifferenza.