Buone prestazioni alla "Capo Milazzo Apnea Cup 2023" degli atleti di Capo Milazzo Diving Center e di Cacciatori Subacquei Messina
MESSINA – Ad aggiudicarsi la “Capo Milazzo Apnea Cup 2023 – Messina edition”, proprio il club mamertino, il Capo Milazzo Diving Center, il cui atleta Massimiliano Rifici di Brolo, con una distanza, coperta in apnea, di 180,63 metri ed un tempo di 2:51.62, ha conquistato il premio speciale Dugong Cup.
Erano presenti in acqua circa 33 atleti provenienti da tutta la Sicilia: di questi, sono stati 11 gli atleti in gara provenienti da Messina e provincia che domenica si sono sfidati presso la piscina coperta della Cittadella Sportiva Universitaria dell’Annunziata nella gara selettiva nazionale di Apnea Indoor, organizzata dal Capo Milazzo Diving Center e dall’Asd Cacciatori Subacquei Messina.
La classifica di società
La Capo Milazzo Diving Center si impone con punteggio 63, sul podio seguono le palermitane Acquatica Dilettantistica (31) e Arcadia Apnea (26). Quarta l’Apnea Magazine di Grosseto con 24, a 21,5 la Dilettantistica Atlandide di Catania, poi la Mediterranea Palermo con 18 e ultima la Cacciatori Subacquei di Messina con 9.
Le medaglie messinesi
Del club milazzese Capo Milazzo Diving Center, medaglia d’argento per Nicole Cassisi (Elite femminile – monopinna) e per Salvatore Bavusotto (Elite maschile – bipinne), medaglia di bronzo per Danilo Spanu (2ª categoria bipinne).
Tra gli esordienti primi Antonio Trusso Cafarello e Francesca Aiello, seconda Melania Pizzuto, terzo Lorenzo Ziino Colanino.
Due invece gli atleti messinesi del club Cacciatori Subacquei Messina, che in categorie diverse si sono aggiudicati un secondo gradino del podio (Filippo Cusumano) e un terzo (Danilo Prinzivalli).
Le specialità protagoniste
Tredici, tra maschili e femminili, le categorie su cui si sono sfidati gli atleti e 3 le specialità in cui si sono cimentati: la rana subacquea, e la dinamica con attrezzi. Nella prima l’atleta percorre un tragitto sott’acqua, senza l’ausilio di attrezzature, se non occhialini, cuffia e muta in neoprene, cercando di raggiungere una determinata distanza nel rispetto dei tempi dichiarati in partenza; nella seconda l’atleta potrà avvalersi delle classiche due pinne o di una monopinna. Particolarmente spettacolare quest’ultima disciplina per la quale, l’impiego di questa potente pinna a pala unica conferisce all’atleta in gara la classica andatura da delfino.