Stamane la Dia si è presentata nella sede del Cas per acquisire atti relativi ai lavori appaltati sulla Messina-Palermo. Al vaglio la manutenzione
Gli investigatori sono ormai una presenza consueta nella sede centrale del Consorzio Autostrade Siciliane. E anche stamane in contrada Scoppo è arrivato qualche agente, non certo per porgere gli auguri di Natale.
Stavolta è toccato alla polizia giudiziaria. che ha acquisito una discreta mole di documenti. Top secret il contenuto degli accertamenti, anche se qualcosa trapela. A indagare sarebbe la Direzione distrettuale antimafia di Messina, che vuole vederci chiaro in particolare su alcuni lavori appaltati sull’autostrada Messina-Palermo.
Il blitz arriva dopo la notifica dei quattro avvisi di garanzia ad altrettanti dirigenti del Cas, chiamati in causa per la morte di Claudio Paci. La Procura ipotizza infatti che il guard rail contro cui si è schiantato il musicista non fosse a norma, ed ora vuole analizzare gli incartamenti relativi alla manutenzione e alla sicurezza di quel tratto. Insieme agli investigatori c’erano infatti anche agenti della Polizia stradale, a lavoro sul tragico schianto.
L’ultimo blitz degli investigatori negli uffici amministrativi del Cas, alla ricerca di carte che riguardano lavori appaltati sulla A20, risale a maggio scorso. Nello stesso giorno gli agenti della Dia si presentarono anche a Buonfornello e Patti. In quella occasione si trattò di verificare alcuni passaggi documentali relativi ai lavori di manutenzione delle principali gallerie. In quella occasione furono acquisiti in particolare gli incartamenti più strettamenti tecnici, legati alle gallerie di Patti, Tindari e Caronia.
Quattro giorno fa invece, come detto, la Procura di Messina ha notificato ai vertici del Consorzio quattro avvisi di garanzia per l’incidente stradale mortale di Claudio Paci, schiantatosi nei pressi della galleria Grangiara, all’alba di giovedì scorso, mentre viaggiava in direzione di Milazzo.