Nessuna truffa nel rifacimento della costa, nel 2007. Il Tribunale ha assolto tecnici e imprenditori coinvolti nell'appalto.
Assoluzione con formula piena, perché il fatto non sussiste, per i 9 imputati del processo sul rifacimento del lungomare di Santa Teresa di Riva. Ieri la I sezione del Tribunale ha emesso la sentenza che chiude la vicenda giudiziaria, almeno in primo grado, senza alcuna responsabilità a carico di Antonino Cosentino, 57 anni, Carmelo Ferraro (57), Beniamino Sturiale (69) Carmelo Trimarchi, 51 anni, Gennaro Cosentino, 52 anni, Mario Leo (52), Maria Bombara (48) di Castiglione di Sicilia, Rinaldo Costantino (46), Antonio Sposito (46) di Mojo Alcantara, Natale Leo, 52 anni di Furci Siculo.
Si tratta degli allora tecnici e imprenditori privati che parteciparono all’appalto per i lavori di sistemazione del lungomare del centro jonico, nella metà del decennio scorso. Le accuse, contestate a vario titolo, erano abuso d’ufficio, falsità in registri e truffa. In sostanza ai tecnici venne contestato di aver liquidato alle Ati e alle ditte che avevano effettuato i lavori, i saldi e gli acconti, malgrado mancassero alle imprese alcune certificazione, dai Durc agli stati di avanzamento dei lavori. Ai responsabili delle imprese ai tecnici privati, di aver annotato false cifre sui registri di carico e scarico.
Le somme dell’appalto vennero liquidate dal Comune all’inizio del 2007. A condurre gli accertamenti della Procura di Messina erano stati i carabinieri della Stazione locale, che avevano acquisito parecchia documentazione. Parte offesa identificata era il sindaco pro tempore del centro. I giudici, che hanno chiuso il processo a 7 anni dai fatti, hanno accolto i rilievi dei difensori, gli avvocati Giovanni Randazzo, Carmelo Scillia, Alfio Finocchiaro e Giuseppe Bombara, e dichiarato la non sussistenza dell’accusa.
Alessandra Serio