La sezione messinese della Confederazione Italiana Agricolotori annuncia guerra contro la decisione. Il presidente Savoja: "Immotivata"
I florovivaisti si opporranno alla chiusura del distretto regionale florovivaistico di Milazzo, decisa sic et simpliciter dall’assessorato siciliano alle Attività produttive. La decisione di annullare l’importante organismo, punto di riferimento di tutti i florovivaisti siciliani, è arrivata come un fulmine a ciel sereno per le organizzazioni di categoria e gli operatori del settore già in stato di agitazione.
“Vogliamo conoscere i motivi – interviene il presidente della Cia, Luigi Savoja – che hanno spinto l’assessore Venturi a decidere la cancellazione del distretto. Occorre subito una concertazione tra l’assessorato siciliano, la camera di commercio ed il distretto florovivaistico”. In Sicilia, la provincia messinese esporta il maggior numero di piante ornamentali.
lombardo ha colpito ancora?
Se a Palermo si è diffuso il vivaismo è stato per opera del signor Enzo Gitto, di Milazzo,che ve lo introdusse dopo la II guerra mondiale, fondando la ditta ancora oggi esistente,che si occupa anche di arredo giardino.Chiudere il distretto regionale di Milazzo è come quando un figlio uccide il padre. Ma da Lombardo e dal governo regionale c’è da aspettarsi di tutto
Che aspettiamo a fare un referendum sull’autonomia della provincia di Messina dalla regione Sicilia…..Stanno distruggendo tutto….Bolzano e Trento sono un’esempio da seguire subito….Sono anni di sofferenza per Messina e provincia, il terremoto del 1908 non ha tolto a Messina i suoi uffici e comandi, la sua storia il suo lavoro….La regione ha tolto tutto e di più ai messinesi e toglierà…. fino alla morte di Messina e provincia…….Non possiamo morire senza alcuna reazione…Messina e provincia hanno migliaia di anni di storia, la provinica più bella d’Italia, il centro interreggionale naturale…non meritiamo il patibolo dell’anonimato, mentre ci uccidono noi restiamo apatici, mentre i nostri figli emigrano restiamo apatici… Non è più Messina città ribelle ed indomabile, padrona della cultura e del sapere, del commercio e delle arti.
Messina è gia quasi morta nell’indifferenza dei suoi cittadini che non guardano più allo spendore naturale dello Stretto ma agli specchi per le allodole dei centri commerciali catanesi.