Lavori sospesi a Minissale per mancati finanziamenti. Alberi a rischio al Santo

Lavori sospesi a Minissale per mancati finanziamenti. Alberi a rischio al Santo

Sara Faraci

Lavori sospesi a Minissale per mancati finanziamenti. Alberi a rischio al Santo

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martedì 08 Ottobre 2013 - 09:25

Sospesi i lavori lungo l'asse viario di via Minissale a causa dei mancati finanziamenti necessari ad ottenere la perizia per il completamento dei lavori. in via Comunale Santo i residenti temono la caduta dei tronchi di alberi cresciuti a dismisura e mai potati

Si rinnovano gli appelli di messa in sicurezza del territorio. Con l’arrivo delle prime piogge di stagione si acuiscono infatti i timori che le mancate opere di manutenzione e i ritardi nel compimento di infrastrutture già programmate, possano avere conseguenze imprevedibili sui cittadini.

Un primo sollecito in tal senso, giunge dal consigliere comunale Rosario Santoro che – con un’interrogazione indirizzata al presidente della II Circoscrizione, al sindaco, al commissario IACP e a tutte le amministrazioni coinvolte nella salvaguardia della zona e nell’espletamento dei lavori dai quali la stessa è interessata – accende i riflettori sulla problematica questione del convogliamento delle acque piovane dell’ex torrente Minissale.

E, infatti, dagli inizi del 2010, nell’ambito del progetto di risanamento relativo alle zone di Minissale alto e Bordonaro, sono stati avviati i lavori nell’area dalla ditta Cantieri Edili s.r.l., vincitrice della gara d’appalto. Agli sforzi profusi per portare a termine le operazioni, sotto la direzione dell”ing. Danzè e con la nomina a responsabile unico del procedimento e a direttore tecnico rispettivamente degli ingegneri D’Arrigo e Capodici, non ha fatto riscontro una corretta ultimazione delle attività. E ciò non per inerzia dell’impresa appaltatrice quanto a causa della mancata erogazione del finanziamento necessario ad ottenere la perizia per il completamento di lavori da parte dei funzionari regionali.

La vicenda, oltre a causare immaginali timori ai residenti sull’eventualità di dover vivere a fianco dell’ennesima incompiuta, suscita le proteste per via dei disagi logistici causati dagli scavi già intrapresi lungo il manto stradale. L’asse viario così stravolto, infatti, rappresenta la principale causa del rallentamento del flusso veicolare nella zona, in primis nelle ore di punta in cui l’ingorgo diviene impenetrabile.

Ma i fastidi per i residenti non si arrestano a questo. I condomini delle palazzine gialle di proprietà dello IACP sono costretti a percorrere ben duecento metri in direzione valle per poter accedere ai cassonetti spostati proprio in occasione dell’avvio delle attività di scavo. Anche il servizio pubblico è costretto alla gincana dovendo gli autobus sostare presso una piccola piazza a circa trecento metri. Una distanza che sembra allungarsi a dismisura durante la stagione delle piogge in cui l’asse viario diventa punto di raccolta delle acque piovane provenienti da monte con conseguenti allagamenti e piccole cascate di pietrisco, terra e fango che certo non incoraggiano i residenti a percorrere l’attraversamento per raggiungere le soste ATM.

Gli stessi abitanti hanno cercato in parte di sopperire alle mancanze dei vertici amministrativi realizzando a proprie spese un muretto in cemento di trenta centimetri per scongiurare l’invasione dei cortili sottostanti dal flusso melmoso in libera discesa.

Ma altrettante richieste di manutenzione vengono sollevate dalla III Circoscrizione, dove a preoccupare è l’incolta vegetazione, abbandonata a una crescita indiscriminata. Rami di alberi cresciuti a dismisura invadono i balconi dei residenti di via Comunale Santo ma ancor maggiore preoccupazione è suscitata – come afferma il consigliere circoscrizionale, Cosimo Oteri, nella sua lettera al sindaco, al presidente della III Circoscrizione e all’assessore al verde pubblico – da quei fusti pericolanti che minacciano di abbattersi su auto in sosta o, peggio, sugli ignari passanti, costituendo una non trascurabile minaccia per l’incolumità pubblica.

Una situazione segnalata da tempo – insiste il consigliere – che ha già dato prova della sua rischiosità con la caduta di rami pericolanti, fortunatamente andati a sfiorare soltanto alcune auto in sosta. Una questione urgente che esige un serio focus da parte dell’amministrazione comunale e interventi tempestivi di potatura onde scongiurare peggiori conseguenze. (Sara Faraci)

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