#Messinasenzacqua impazza su Twitter, l'emergenza messinese fa il giro d'Italia. Reazioni e iniziative

#Messinasenzacqua impazza su Twitter, l’emergenza messinese fa il giro d’Italia. Reazioni e iniziative

Francesca Stornante

#Messinasenzacqua impazza su Twitter, l’emergenza messinese fa il giro d’Italia. Reazioni e iniziative

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giovedì 29 Ottobre 2015 - 11:07

Dopo giorni di isolamento l'Italia si sta rendendo conto che Messina è senza acqua da domenica e che al momento non ci sono previsioni positive per uscire dall'emergenza idrica. Su Twitter è l'argomento più discusso del momento. Tante le reazioni in città.

#Messinasenzacqua. L’hashtag che racconta il dramma messinese sta impazzando sul web ed è nelle tendenze Twitter da 12 ore
. In questo momento #Messinasenzacqua è trending topic, cioè l’argomento più discusso sul social network e sta generando 43 tweet al minuto. In totale sono stati scritti 15.410 “cinguettii” da quando l’hashtag che parla della crisi idrica messinese è schizzato in vetta alla classifica dei topic trend ma il dibattito cresce minuto dopo minuto.

Tra i tweet più “celebri” quello di Rosario Fiorello che ha definito inaccettabile quanto sta accadendo a Messina. “Si faccia qualcosa subito! Comune, Provincia, Regione, Governo. Soprattutto dimostriamo che i social servono a qualcosa. La notizia deve essere su tutte le prime pagine dei giornali! Fate girare a manetta”. L’inviato di Striscia La Notizia Valerio Staffelli affida a Facebook la sua incredulità: “Ma ci rendiamo conto che Messina è senz'acqua da 4 giorni?? Senza acqua avete capito bene!! Non dobbiamo andare a cercarla su Marte!!”. Grido d'aiuto anche dalla Cina da parte di Maria Grazia Cucinotta che lancia un appello al Governo centrale e regionale per non abbandonare oltre 250mila messinesi disagiati dalla carenza del più essenziale dei servizi. "Nel 2015 non si può lasciare un'intera citta senz'acqua per così tanto tempo. Immagino anziani, bambini, persone diversamente abili in preda al panico nel trovare rubinetti vuoti. Per non parlare del danno all'economia locale: chiusi negozi, scuole, università, ecc. Una situazione insostenibile, intollerabile, gravissima che merita attenzione e impegno serio e tempestivo da parte delle Istituzioni a Roma e Palermo". Sono le parole dell'attrice messinese, da un mese sul set a Qingdao per un nuovo film, allarmata e attonita dalle notizie apprese da Facebook: "Un fatto così importante è stato persino ignorato dai media nazionali fino a ieri; l'emergenza è stata diffusa solo dalla stampa locale e dai social network. Cerco di dar voce ai tanti che mi hanno scritto nelle ultime ore chiedendo disperatamente aiuto".

Dopo giorni di “isolamento” forse l’Italia intera sta scoprendo che Messina sta facendo i conti con un’emergenza idrica senza precedenti. Sui social network in queste ultime ore si è scatenata una vera campagna di solidarietà nei confronti di un popolo che da domenica vive senza acqua, migliaia sono le richieste di aiuto, gli appelli al governo nazionale, fortissima è l’indignazione per la condizione da terzo mondo in cui si sta trovando la tredicesima città d’Italia, una città europea di 250 mila abitanti che in queste ore fanno le file per raccattare con i bidoni un po’ d’acqua dalle autobotti messe a disposizione dal Comune o che pregano che al più presto arrivino delle soluzioni.

Tante le reazioni anche in città.

DAL CONSIGLIO COMUNALE

La consigliera comunale Daniela Faranda ha sbottato per il ritardo con cui è stato convocato l’odierno tavolo tecnico in Prefettura: "Siamo davanti un'emergenza gravissima che neanche si sarebbe dovuta verificare: non è ammissibile che la tredicesima città d'Italia resti senza acqua per tutti questi giorni. Possibile che dipendiamo da una sorgente nella provincia etnea e non abbiamo una misura straordinaria da poter attuare in caso di crisi come quella che stiamo vivendo! Bisogna dichiarare lo stato d'emergenza perché di questo si tratta: un'emergenza sanitaria pericolosissima, la città è allo stremo, le attività commerciali boccheggiano e si discute ancora su chi chiamare, a chi rivolgersi per le forniture idriche dopo cinque giorni si brancola nel buio e si va a tentoni. L'amministrazione comunale ed i vertici dell'AMAM stanno dimostrando una totale inadeguatezza nel fronteggiare la crisi, davvero allarmante”.

I consiglieri comunali Pippo De Leo e Nora Scuderi chiedono al sindaco Accorinti di dimettersi per incapacità gestionale ed amministrativa sua e di tutta la giunta. “Purtroppo assistiamo da mesi all’inadeguatezza del sindaco e dei suoi assessori nel gestire situazioni di emergenza e tutelare il nostro territorio, è assurdo che nel 2015 viviamo un continuo stato di allarme sulla gestione rifiuti, sui servizi sociali ed oggi su un problema idrico. Assistiamo da giorni alla divulgazione di informazioni inesatte agli stessi cittadini, pur riconoscendo lo sforzo di chi è impegnato ad eseguire i lavori, è necessario che la situazione venga gestita da esperti e ditte specializzate”.

Per il consigliere Fabrizio Sottile è necessario dichiarare subito lo stato di emergenza: “Si attivino subito la Protezione Civile Nazionale, quella Regionale, le Forze Armate per assicurare un approvvigionamento e una distribuzione urgente. Credo che una soluzione tampone con navi cisterna come alle isole Eolie, utilizzo delle strutture militari e distribuzione integrata con autobotti sia possibile e quindi necessaria. Il Governo, per il tramite del Prefetto, intervenga immediatamente accanto al Sindaco e all’Amam. E’ inammissibile che, addirittura dal 2009, si sia lasciata interrotta la condotta dell’Alcantara, che avrebbe rappresentato una valida alternativa in situazioni di criticità. Così come è grave non aver ricercato e captato tutte le numerose piccole falde di cui i Peloritani sono ricchi, e che avrebbero potuto integrare l’erogazione. Rispetto a queste scelte, superata l’emergenza, occorrerà far luce”.

I consiglieri Rita La Paglia e Francesco Pagano chiedono invece al sindaco di aprire immediatamente gli uffici comunali per dare un punto di riferimento ai cittadini che chiedono aiuto, l’istituzione di un’unità di crisi permanente presso il Comune che rappresenti centro di rilevazione e coordinamento delle attività di farsi promotore presso la Autorità competenti per requisire tutte le autobotti disponibili sul territorio, facendole arrivare anche da altri Comuni.

DAI QUARTIERI

Il consigliere della V circoscrizione Paolo Barbera chiede di organizzare da subito un sistema di distribuzione con autobotti il più capillare possibile, con punti di erogazione in tutti i rioni più popolosi come Giostra, San Licandro, Annunziata, il consigliere della VI circoscrizione Antonio Lambraio chiede di inviare delle autobotti nei quartieri dell’estrema zona nord per aiutare i cittadini dei villaggi.

DAI SINDACATI

Anche la Cisl di Messina e il segretario generale Tonino Genovese rilanciano l’appello per un intervento immediato per la risoluzione dell’emergenza idrica in città. “Le famiglie sono disperate – afferma Tonino Genovese – l’economia è messa in ginocchio da una situazione figlia della mancata programmazione negli anni e dell’attuale incapacità a trovare soluzioni immediate per il ripristino dei minimi vitali”. La Cisl evidenzia come a pagare un prezzo altissimo di questa emergenza siano le famiglie, le attività produttive e il lavoro. “Uffici e scuole chiusi, esercizi commerciali impossibilitati a tenere aperte le saracinesche – denuncia Genovese – piuttosto che effettuare voli pindarici, è tempo di occuparsi concretamente dei bisogni primari della comunità: acqua, rifiuti, assistenza sociale e lavoro. Auspico – conclude Genovese – che questa gravissima emergenza sociale possa rappresentare un punto di svolta per la città di Messina, per i cittadini messinesi che non possono e non devono più sopportare supinamente la loro mortificazione”.

Il segretario della Cgil di Messina Lillo Oceano:“Chiediamo all’Amministrazione comunale, al Prefetto, alla Regione interventi immediati per assicurare il rapidissimo ripristino dell’acquedotto e nelle more un modo per garantire l’erogazione dei minimi vitali alla popolazione. Mancata programmazione, manutenzione ordinaria e straordinaria assenti da anni, il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio che distruggono patrimonio, infrastrutture viarie – strade, autostrade e ferrovie – e, come dimostra la drammatica emergenza che stiamo vivendo, gli acquedotti e le infrastrutture di servizio. Ancora una volta – conclude Oceano – la sordità della politica rischia di far diventare questo territorio un luogo irrimediabilmente senza speranze, dove non esistono ragionevoli garanzie sulla incolumità, la sicurezza dei luoghi, la mobilità, i servizi indispensabili. Un luogo dove non esistono le condizioni basilari per una esistenza dignitosa e tantomeno per lo svilupparsi di attività economiche".

DAL MONDO POLITICO

“Si trovi in fretta una soluzione per Messina. Dove sono i fondi che si sarebbero dovuti spendere per il dissesto idrogeologico? Perché bisogna sempre aspettare l’emergenza e a quel punto cercare di capire come riparare il danno?”. Se lo chiede il senatore de L’Altra Europa con Tsipras, Francesco Campanella, a proposito dell’emergenza idrica nella città di Messina. “Ciclicamente – aggiunge Campanella – sentiamo blaterare di progetti futuristici e ponti sullo Stretto, mentre la viabilità in Sicilia è un disastro, gli interventi per scongiurare il dissesto idrogeologico sono praticamente inesistenti e nella tredicesima città d’Italia, 250 mila persone restano senza acqua e, se fortunati, sono costretti a percorrere 20 km per fare una doccia a casa di un parente fuori città. Non c’è più alcun dubbio sull’incapacità di questo governo regionale di pensare al bene della Sicilia, troppo impegnato nel valzer degli assessori e nelle gite fuori porto. Per questo motivo mi rivolgo al Prefetto di Messina, perché trovi una soluzione temporanea, anche rivolgendosi alla società privata che fornisce l’acqua nella Valle dell’Alcantara, in attesa che il danno alla rete idrica possa essere ripristinato”.

La Federazione provinciale PCd’I Messina chiede senza mezzi termini le dimissioni del sindaco e dell’intero Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Meridionale Acque Messina. “Già ieri, in città, circolava voce che, a causa della crisi idrica, sono stati sospesi gli interventi chirurgici in qualche ospedale. A questo si aggiunge il prolungamento della chiusura degli uffici pubblici e delle scuole. La salute dei cittadini è fortemente a rischio. Ora si viene a sapere che c’è chi specula sulla sete e ci guadagna profumatamente. Il mercato nero dell’acqua è attivo, con 100/150 euro si possono “comprare” 3mila litri di acqua che, privati, versano direttamente nel serbatoio di casa”. Il Partito Comunista d’Italia domanda perché, sulla questione, non si interessa l'esercito. “Che aspettano sindaco e Prefetto a requisire i serbatoi da dove gli speculatori attingono il prezioso liquido? Perchè la Magistratura non ha ancora aperto un fascicolo per accertare se sussistano responsabilità? I messinesi sono pazienti ma, come ad ogni pazienza, c’è un limite”.

Maurizio Ballistreri propone invece di chiedere al presidente Rosario Crocetta di intervenire immediatamente con un decreto per disporre l’erogazione da parte dell’acquedotto dell’Alcantara dell’acqua ai messinesi. “Tale intervento, alla luce delle prerogative che lo Statuto autonomistico attribuisce al presidente della Regione siciliana in materia di sanità pubblica e sicurezza dei cittadini, non si configura come una facoltà ma come un obbligo, la cui mancata ottemperanza può essere rilevata come un comportamento omissivo innanzi alla competente autorità giurisdizionale. In questo senso si rende necessaria un’immediata azione del Prefetto e del Sindaco di Messina e della deputazione regionale e nazionale.

Dura critica arriva dal rappresentante di Reset, Alessandro Tinaglia: "La superficialità e l’inadeguatezza dovranno trovare delle risposte chiare non appena la crisi verrà superata. L’assenza di un Piano di Emergenza ha dei responsabili che andranno individuati e dai quali ci aspettiamo atti conseguenti come le dimissioni. Sappiamo però che la soluzione è ancora ben lontana. Abbiamo sentito parlare di programmazione, di medio e lungo periodo ma nessuna soluzione a brevissimo termine per i messinesi. Questo ci fa tremare poiché solo un intervento dello Stato e l’arrivo di navi cisterna capaci di rifornire i serbatori di distribuzione della città potrebbero risolvere il problema in tempi brevi. Il resto, dalla saldatura alla “scoperta” dell’area in dissesto fino alla “lentezza” della convocazione dei tavoli di lavoro per risolvere l’emergenza, ci fanno credere che Messina sia ben lontana dalla risoluzione della questione. Questa drammatica situazione evidenzia ancor di più come Messina debba considerarsi ormai “Città scartata”.

LE INIZIATIVE

Il Comitato di Messina dell’Unione Nazionale Consumatori ha deciso di avviare una class action nei confronti dell’Amam in relazione alla totale assenza di servizio idrico in gran parte delle zone della città servite dall’acquedotto Fiumefreddo."E' evidente la grave e reiterata violazione dei diritti dei consumatori" ha dichiarato il Presidente dell'UNC di Messina, Mario Intilisano. "Questa vicenda è vergognosa! Chiederemo al giudice competente di accertare la grave condotta dell’Amam che, anche in ipotesi di emergenza, ossia la rottura della tubazione, non ha saputo garantire una razionalizzazione e distribuzione delle altre fonti di approvvigionamento" ha proseguito Intilisano. Il Movimento consumatori informa che è possibile avere ulteriori informazioni sulla class action attraverso i social media twitter (@consumatori_me), facebook (Consumatori Messina) e sul sito internet dell'UNC di Messina (www.consumatori.messina.it), oppure tramite l'email appositamente attivata:

amamclassaction@consumatori.messina.it .

Su internet è partita anche la petizione "Stop alla costante crisi idrica nel messinese: liberiamo la città dai padroni dell'acqua!". E’ possibile firmare collegandosi a questo link. In mezz'ora già un centinaio di persone hanno firmato la petizione che chiede esplicitamente al governo nazionale ed agli organi competenti di trovare soluzioni immediate, non solo per la carenza idrica attuale, ma soprattutto per il medio e lungo termine.Francesca Stornante

24 commenti

  1. Questi signori politici, signori si fa per dire, fanno solo MISERABILE speculazione politica. Il CENTRODESTRA messinese si dovrebbe chiedere il perché nel 2009 il loro sindaco Peppino BUZZANCA ha interrotto colpevolmente il collegamento con ALCANTARA. Addossare a RENATO ACCORINTI i CENTOVENTI ANNI 1895-2015 dell’acquedotto di Messina, tracciato sia con ALCANTARA e poi con FIUMEFREDDO in terreni prima impervi, oggi interessati al dissesto idrogeologico, per di più in un territorio non comunale, a me sembra da avvoltoi della politica politicante.

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  2. Questi signori politici, signori si fa per dire, fanno solo MISERABILE speculazione politica. Il CENTRODESTRA messinese si dovrebbe chiedere il perché nel 2009 il loro sindaco Peppino BUZZANCA ha interrotto colpevolmente il collegamento con ALCANTARA. Addossare a RENATO ACCORINTI i CENTOVENTI ANNI 1895-2015 dell’acquedotto di Messina, tracciato sia con ALCANTARA e poi con FIUMEFREDDO in terreni prima impervi, oggi interessati al dissesto idrogeologico, per di più in un territorio non comunale, a me sembra da avvoltoi della politica politicante.

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  3. AMAM è una società per azioni, i suoi ingegneri sono assunti per concorso, oggi sono quelli in servizio prima e dopo BUZZANCA, con CROCE, con ACCORINTI, e sarebbero stati gli stessi con CALABRO’ sindaco. Tocca a loro fornire tutte le informazioni tecniche per guidare il Sindaco alle decisioni conseguenti, come attivare la Protezione Civile regionale e messinese o dichiarare lo stato di calamità naturale. Solo degli IGNORANTI possono speculare politicamente, e naturalmente VERGOGNARSI.

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  4. AMAM è una società per azioni, i suoi ingegneri sono assunti per concorso, oggi sono quelli in servizio prima e dopo BUZZANCA, con CROCE, con ACCORINTI, e sarebbero stati gli stessi con CALABRO’ sindaco. Tocca a loro fornire tutte le informazioni tecniche per guidare il Sindaco alle decisioni conseguenti, come attivare la Protezione Civile regionale e messinese o dichiarare lo stato di calamità naturale. Solo degli IGNORANTI possono speculare politicamente, e naturalmente VERGOGNARSI.

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  5. Vorrei far presente alla redazione, anche l’enorme speculazione che sta avvendo da parte di molti commercianti approfittatori di un aumento assurdo e spropositato del prezzo dei bidoni di plastica e delle bottiglie dell?acqua.Oltre a diversi “privati” che vendono l’acqua a prezzi da strozzinaggio.

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  6. Vorrei far presente alla redazione, anche l’enorme speculazione che sta avvendo da parte di molti commercianti approfittatori di un aumento assurdo e spropositato del prezzo dei bidoni di plastica e delle bottiglie dell?acqua.Oltre a diversi “privati” che vendono l’acqua a prezzi da strozzinaggio.

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  7. Io chiedo che il direttore generale ing. La Rosa venga rimoso dall’incarico perché in tanti anni di direzione dell’azienda, con ripetute situazioni di emergenza che nei vari anni si sono verificate (memento), non ha mai provveduto ad avviare soluzioni alternative e/o complementari a questa spada di Damocle che pende sulla testa della città. Quanto prende al mese codesto direttore incapace?

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  8. Io chiedo che il direttore generale ing. La Rosa venga rimoso dall’incarico perché in tanti anni di direzione dell’azienda, con ripetute situazioni di emergenza che nei vari anni si sono verificate (memento), non ha mai provveduto ad avviare soluzioni alternative e/o complementari a questa spada di Damocle che pende sulla testa della città. Quanto prende al mese codesto direttore incapace?

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  9. Le dichiarazioni dei consiglieri comunali di sdegno dell’accaduto e di come si sta gestendo il problema, sono sconcertanti. Tutti e 40, nessuno escluso, prima di scagliarsi su Accorinti e la sua amminisyrazione dovrebbero farsi un esame di coscienza. Chi più di loro è responsabile di tutto questo? Chi si è rifiutato, per mero è deplorevole interesse personale, di sottoscrivere e votare una mozione di sfiducia al Sindaco? Chi pensa che uno solo di loro sarà mai più eletto? ( la mia è una speranza che auspico venga condivisa da tutti i messinesi che veramente non ne possono più)

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  10. Le dichiarazioni dei consiglieri comunali di sdegno dell’accaduto e di come si sta gestendo il problema, sono sconcertanti. Tutti e 40, nessuno escluso, prima di scagliarsi su Accorinti e la sua amminisyrazione dovrebbero farsi un esame di coscienza. Chi più di loro è responsabile di tutto questo? Chi si è rifiutato, per mero è deplorevole interesse personale, di sottoscrivere e votare una mozione di sfiducia al Sindaco? Chi pensa che uno solo di loro sarà mai più eletto? ( la mia è una speranza che auspico venga condivisa da tutti i messinesi che veramente non ne possono più)

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  11. il galoppino dice che la colpa è di mia nonna morta nel 1954.bravo per oggi a pagnotta ta buscasti.questi tre anni di un incompetenti sono passati invano per sentirci propinare :a ma quellichecerano prima che hanno fatto? e tu che ci sei ora che hai fatto? u fattu è che non puoi sopperire all’intelligenza di un uomo che l’inettitudine di un buddace.

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  12. il galoppino dice che la colpa è di mia nonna morta nel 1954.bravo per oggi a pagnotta ta buscasti.questi tre anni di un incompetenti sono passati invano per sentirci propinare :a ma quellichecerano prima che hanno fatto? e tu che ci sei ora che hai fatto? u fattu è che non puoi sopperire all’intelligenza di un uomo che l’inettitudine di un buddace.

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  13. DOPO UN REFERENDUM. SICILACQUE spa ha in concessione dalla Regione Siciliana,per 40 anni,a partire dal 2003,il servizio di captazione,accumulo, potabilizzazione ed adduzione idrica a favore dei Comuni delle province di Trapani,Agrigento,Palermo,Enna,Caltanissetta,Ragusa e MESSINA con ALCANTARA,circa 1,5 milioni di abitanti,e distribuisce un volume d’acqua di circa 90 milioni di metri cubi all’anno.L’acqua è un bene il cui produttore sarebbe la Regione Sicilia mentre il grossista,lo chiamo così,è SICILACQUE.Il grossista vende il bene al dettagliante,i Comuni,i quali si rivolgono al consumatore finale,il cittadino. Ecco da chi dovremo comprare l’acqua, se dovessimo allacciare momentaneamente FIUMEFREDDO. In SICILACQUE c’è una multinazionale.

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  14. DOPO UN REFERENDUM. SICILACQUE spa ha in concessione dalla Regione Siciliana,per 40 anni,a partire dal 2003,il servizio di captazione,accumulo, potabilizzazione ed adduzione idrica a favore dei Comuni delle province di Trapani,Agrigento,Palermo,Enna,Caltanissetta,Ragusa e MESSINA con ALCANTARA,circa 1,5 milioni di abitanti,e distribuisce un volume d’acqua di circa 90 milioni di metri cubi all’anno.L’acqua è un bene il cui produttore sarebbe la Regione Sicilia mentre il grossista,lo chiamo così,è SICILACQUE.Il grossista vende il bene al dettagliante,i Comuni,i quali si rivolgono al consumatore finale,il cittadino. Ecco da chi dovremo comprare l’acqua, se dovessimo allacciare momentaneamente FIUMEFREDDO. In SICILACQUE c’è una multinazionale.

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  15. FIUMEFREDDO fu appaltato nell’aprile del 1978, su progetto di un bravo ingegnere, Giuseppe FULCI, e veniva realizzato dall’Ufficio Speciale Acquedotto, allora diretto da un’altro preparatissimo ingegnere messinese, Domenico Galatà, il quale superò in meno di un anno ostacoli tecnici che apparivano insormontabili. Poi nel 1984 si passò alla fase finale, appaltata nel 1984 e completata nel 1987, il progetto fu di tre ingegneri, FULCI, RIZZO, e COLOSIMO, è venne definita tra i più grandi manufatti idrici compiuti nel sud Italia. NOVEMBRE 77- SETTEMBRE 1987, 10 anni,sindaco Antonio ANDO’,cui si deve anche la ricostruzione della rete idrica in città, a Roma tanti governi della DEMOCRAZIA CRISTIANA, all’opposizione il PARTITO COMUNISTA ITALIANO.

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  16. FIUMEFREDDO fu appaltato nell’aprile del 1978, su progetto di un bravo ingegnere, Giuseppe FULCI, e veniva realizzato dall’Ufficio Speciale Acquedotto, allora diretto da un’altro preparatissimo ingegnere messinese, Domenico Galatà, il quale superò in meno di un anno ostacoli tecnici che apparivano insormontabili. Poi nel 1984 si passò alla fase finale, appaltata nel 1984 e completata nel 1987, il progetto fu di tre ingegneri, FULCI, RIZZO, e COLOSIMO, è venne definita tra i più grandi manufatti idrici compiuti nel sud Italia. NOVEMBRE 77- SETTEMBRE 1987, 10 anni,sindaco Antonio ANDO’,cui si deve anche la ricostruzione della rete idrica in città, a Roma tanti governi della DEMOCRAZIA CRISTIANA, all’opposizione il PARTITO COMUNISTA ITALIANO.

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  17. Farò di tutto per non fare denigrare da quattro scassapagghiari uno dei manufatti idrici per uso potabile, meglio progettati in Italia, un fiore all’occhiello dell’ingegneria messinese, la più importante realizzazione che a Messina sia mai stata fatta in tutti i tempi, l’acquedotto di FIUMEFREDDO. I nostri ingegneri hanno realizzato il più grosso impianto di sollevamento per acqua potabile di tutto il sud e fra i primi in Italia,da Fiumefreddo a Piedimonte Etneo 975 l/sec per circa 130 metri, da questo ultimo a Messina il diametro delle condotte è di un metro per circa 60 km, 15.000 ton. Lungo il percorso numerose gallerie. L’acqua di Messina è insufficiente e di scarsa qualità. MONTESANTO riceve l’acqua ed ha una capacità di 18.000 m3.

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  18. Farò di tutto per non fare denigrare da quattro scassapagghiari uno dei manufatti idrici per uso potabile, meglio progettati in Italia, un fiore all’occhiello dell’ingegneria messinese, la più importante realizzazione che a Messina sia mai stata fatta in tutti i tempi, l’acquedotto di FIUMEFREDDO. I nostri ingegneri hanno realizzato il più grosso impianto di sollevamento per acqua potabile di tutto il sud e fra i primi in Italia,da Fiumefreddo a Piedimonte Etneo 975 l/sec per circa 130 metri, da questo ultimo a Messina il diametro delle condotte è di un metro per circa 60 km, 15.000 ton. Lungo il percorso numerose gallerie. L’acqua di Messina è insufficiente e di scarsa qualità. MONTESANTO riceve l’acqua ed ha una capacità di 18.000 m3.

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  19. E’ il miglior tracciato da Piedimonte Etneo, quota 225m e fondo 220m a Messina, quota 125m e 130 in arrivo, utilizzando una condotta da 1m e lunghezza 60 km? SI, perché anche a condotte usate fu calcolata una perdita di carico massima di 1,50 m al Km, necessaria a garantire, nonostante i 90 di dislivello, il trasporto dei 975 l/sec. Quella progettata fu l’ideale LINEA PIEZOMETRICA? SI

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  20. E’ il miglior tracciato da Piedimonte Etneo, quota 225m e fondo 220m a Messina, quota 125m e 130 in arrivo, utilizzando una condotta da 1m e lunghezza 60 km? SI, perché anche a condotte usate fu calcolata una perdita di carico massima di 1,50 m al Km, necessaria a garantire, nonostante i 90 di dislivello, il trasporto dei 975 l/sec. Quella progettata fu l’ideale LINEA PIEZOMETRICA? SI

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  21. Adesso gli interrogativi. Chi doveva intervenire per la valutazione dell’evento franoso di Calatabiano e valutare la capacità di intervenire con forze locali, il sindaco INTELISANO o ACCORINTI? Chi doveva richiedere l’intervento del Prefetto, autorità di Protezione Civile in coordinamento con il Sindaco, perché l’evento è ritenuto non fronteggiabile con forze proprie, per l’attivazione del CCS presieduto dal Prefetto, INTELISANO o ACCORINTI? E per attivare il COR presieduto dal Presidente Regione, Rosario CROCETTA, INTELISANO o ACCORINTI o TROTTA? E per attivare il DI.COMA.C cui fa capo la protezione civile nazionale, INTELISANO o ACCORINTI o TROTTA o CROCETTA?

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  22. Adesso gli interrogativi. Chi doveva intervenire per la valutazione dell’evento franoso di Calatabiano e valutare la capacità di intervenire con forze locali, il sindaco INTELISANO o ACCORINTI? Chi doveva richiedere l’intervento del Prefetto, autorità di Protezione Civile in coordinamento con il Sindaco, perché l’evento è ritenuto non fronteggiabile con forze proprie, per l’attivazione del CCS presieduto dal Prefetto, INTELISANO o ACCORINTI? E per attivare il COR presieduto dal Presidente Regione, Rosario CROCETTA, INTELISANO o ACCORINTI o TROTTA? E per attivare il DI.COMA.C cui fa capo la protezione civile nazionale, INTELISANO o ACCORINTI o TROTTA o CROCETTA?

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  23. Intanto affrontiamo e risolviamo questa gravissima emergenza, poi è necessario fare chiarezza, nel frattempo chiariamoci le idee e poniamo alcuni interrogativi. Il Sindaco è la prima autorità di protezione civile sul territorio, è supportato da una Struttura Comunale di Protezione Civile, attiva sia in fase di normalità che in fase di emergenza e di post-emergenza, a Messina il dipartimento è diretto dall’ing. Antonio CARDIA, quindi anche il comune di Calatabiano ha una sua struttura di Protezione Civile, quella che ha fermato per qualche ora, per effetto dell’evento franoso, i tecnici di AMAM.

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  24. Intanto affrontiamo e risolviamo questa gravissima emergenza, poi è necessario fare chiarezza, nel frattempo chiariamoci le idee e poniamo alcuni interrogativi. Il Sindaco è la prima autorità di protezione civile sul territorio, è supportato da una Struttura Comunale di Protezione Civile, attiva sia in fase di normalità che in fase di emergenza e di post-emergenza, a Messina il dipartimento è diretto dall’ing. Antonio CARDIA, quindi anche il comune di Calatabiano ha una sua struttura di Protezione Civile, quella che ha fermato per qualche ora, per effetto dell’evento franoso, i tecnici di AMAM.

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