Le luci sono poche e di scarsa intensità. Da domenica, col ritorno dell'ora solare, il rischio è che la piazza resti deserta già dal pomeriggio
"Da diversi anni la nostra piazza più rappresentativa e frequentata, la sera all’imbrunire rimane buia e cupa, i folti alberi, il colore grigio scuro del piano di calpestio, non aiutano le poche e fioche luci. Ad una settimana dal cambio d’ora, e con l’inverno alle porte, già possiamo prevedere che, a causa della scarsa illuminazione, dalle 17:30 nessun passante e nessun cliente, si avventurerà al transito della piazza". Lo ricordano all'amministrazione comunale i commercianti dell'associazione Piazza Cairoli.
"Eppure – prosegue il presidente Marco Bellantone – esistono norme che danno indicazione sui parametri di illuminazione che sarebbero consigliati per le aree ad alta frequentazione, piazze, parchi, villette, ma la nostra Piazza Cairoli non sembra rientrare tra queste tre tipologie di aree Urbanistiche".
L’appello nasce in seguito alla recente esperienza dello street food, svoltasi nella parte lato mare della piazza, dove luci e suoni che hanno animato l’evento sono state sufficienti per ridare vita all’intera area che già da troppo tempo non vive più.
"Vogliamo evitare che il caratteristico buio invernale penalizzi ulteriormente i commercianti – conclude Bellantone -. L'amministrazione si attivi in fretta per una migliore vivibilità ed una maggiore sicurezza della nostra piazza che tanto a cuore sta ai cittadini".
Come non dare pienamente ragione al Presidente della associazione sia per un fatto oggettivo ,veramente misera la piazza sotto tutti gli aspetti, sia per un fatto sentimentale ,ritengo per molti messinesi, quando ad esempio con la presenza del ritrovo Irrera si poteva stare seduti ai tavolini della piazza fino a mezzanotte ed oltre ( chiaramente d estate) A proposito della illuminazione quel che fa più rabbia è che i cittadini debbano subire magari le idee estrose dei progettisti ( vedasi i fari incassati nel terreno sotto gli alberi con relativa griglia in ferro) istallati in occasione dei lavori del tram. Hanno avuto poca durata. Fortunatamente sono stati eliminati senza trovare però una dignitosa alternativa soluzione.magari copiate
Caro presidente dell’associazione piazza cairoli Sig. Marco Bellantone, prima di contestare la scarsa o poca luce della suddetta piazza, si preoccupi di far pagare la tassa per l’occupazione suolo pubblico, ovvero di far rimuovere tavoli e sedie a chi effettua attivitá Di somministrazione a chi non ha neanche i servizi igienici, vedo ad es. il chiosco.
siete al buio? Accendete le candele. dai cinesi li comprate anche 25 centesimi .
Stimabile Burrascanu, complimenti per il consiglio.
Cortese VIVAMESSINA, vorrei solo evidenziare che il ruolo dell’Associazione Piazza Cairoli, immeritatamente rappresentata da me, è ben diverso da quando lei descrive, non siamo organo di controllo, non siamo organo amministrativo, non è tra i nostri compiti verificare se ci siano o meno rilevanze amministrative o altro, noi ci occupiamo del decoro della Piazza Cittadina, ciò che è ivi posizionato per noi è regolarmente posizionato, tranne che gli uffici preposti e le forze di Polizia attivino azioni di repressione su queste concessioni, questi e solo questi possono attivare queste iniziative repressive. Buona sera.
Gentile sig Burrascanu Complimenti per il suggerimento..
VivaMessina grazie per l’occasione propizia a chiarire la questione, l’Associazione non ha compiti di controllo o di repressione, ci occupiamo del decoro dell’area a noi concessa e a breve inizieremo la posa del prato stesso, nel ringraziarVi per aver commentato il post, ci consenta di dire VIVAMESSINA sempre, questo è lo spirito con cui ci pregiamo di prenderci cura di uno spicchio, seppur molto rappresentativo, della nostra Amata Città….
Qualcuno ricorda, giustamente, gli orrori di progettazione fatti nei decenni trascorsi ai danni della principale piazza cittadina. Oltre alla scarsa illuminazione e l’orrendo parquet, come non ricordare l’obrobriosa Fontana dai colori orribilmente variopinti, riprogettata da un genio di architetto messinese, costata una fortuna ed andata fuori uso dopo pochissimo tempo (una fortuna per l’estetica della piazza)!? Ciò che però mi riesce difficile da capire, è il tempismo con il quale la solerte associazione tira fuori la problematica. Sono passati circa vent’anni senza che nessuno aprisse bocca sul problema, forse l’invitante odore di elezioni ha risvegliato gli animi di costoro?