La Uilfpl scrive all'assessore Gucciardi, al prefetto e al sindaco per chiedere il mantenimento del punto nascita dell'ospedale Piemonte.
La Uilfpl torna a chiedere interventi per l’ospedale Piemonte, anche se, finora, da parte dell’assessore regionale alla salute Gucciardi non c’è stato alcun cenno di risposta a nessuna delle segnalazioni. Pomo della discordia è la chiusura, da ieri mattina del punto nascita del Piemonte, dopo la bellezza di un secolo di attività e nonostante gli oltre mille parti l’anno. Ieri a presentare un esposto in Procura era stato il Comitato salvare l’ospedale, adesso si registra la presa di posizione dei sindacalisti della UilFpl Mario Macrì e Giuseppe Calapai che la vicenda la seguono sin dall’inizio.
“Pur consapevoli che tale decisione è stata definita dall’Assessorato Regionale alla Salute nell’ambito del riordino dei Punti Nascita nella Regione Siciliana- si legge- con il colpevole silenzio di una classe Politica messinese completamente assente e lontana dai bisogni reali dei cittadini, nonché in violazione del Decreto Assessoriale del 2 dicembre 2011, che prevedeva la soppressione dei Punti Nascita con meno di 500 parti l’anno, esprime fortissime preoccupazioni per le refluenze negative che tale decisione sicuramente arrecherà alla popolazione messinese. Infatti il Polo Materno Infantile del P.O. Piemonte è stato fino ad oggi un importantissimo punto di riferimento dei cittadini utenti, con oltre i 1200 parti l’anno, nonché 4.000 prestazioni di Pronto Soccorso Pediatrico e 4.500 Pronto Soccorsi Ostetrici. Pertanto, la UIL FPL di Messina al fine di contenere il più possibile, i danni che tale dismissione arrecherà ai cittadini, chiede il mantenimento del Pronto Soccorso Ostetrico e del Pronto Soccorso Pediatrico all’interno del Pronto Soccorso Generale al fine di garantire le urgenze per tali discipline, stante che, il suddetto nosocomio, ubicato al centro della città, è riferimento di un bacino d’utenza di circa 130.000 abitanti”.
La nota è indirizzata all’assessore Gucciardi, al sindaco, al prefetto ed ovviamente al direttore generale del Papardo dove, da martedì 15 riprenderanno le attività dei reparti chiusi venerdì al Piemonte.
Rosaria Brancato
