ROMA – "Dopo il sì del presidente Musumeci e l’uscita di Ance Sicilia, che ricorda all’attuale Governo giallo-verde di mantenere gli impegni presi in favore di una continuità territoriale, cosa aspetta il ministro Toninelli a istituire la tanto amata Commissione Ponti, che valuta i costi e benefici sull’infrastruttura dello Stretto?”. A riferirlo è la deputata alla Camera, Matilde Siracusano, del Gruppo Parlamentare di Forza Italia.
"Dal Governo Monti in poi – chiarisce la deputata – non è mai stata fatta una valutazione sui costi e benefici che potesse giustificare la chiusura di un cantiere dalle enormi potenzialità, aperto dal Governo Berlusconi. In realtà, non esistono cause ostative alla più grande opera infrastrutturale del nostro Paese. Si pensi infatti al numero stimato di posti di lavoro: oltre 10mila, senza considerare l'indotto generato". "Non si tratta di congetture campaniliste – conclude la Parlamentare. Chiediamo al Governo del ‘cambiamento’ di riaprire il cantiere che ha liquidato come ‘spreco di denaro pubblico’ e smetterla di considerare il Sud solo come un serbatoio di voti”.
Non credo che nessun esperto possa esprimere un parere positivo ad una analisi costi-benefici sul Ponte sullo Stretto…dove sono tutti questi passeggeri e queste merci che potrebbero giustificare economicamente questa mega opera quando in Sicilia non abbiamo neanche strade ed autostrade degne di questo nome? Quando a Messina impieghiamo 30 anni per uno svincolo? Prima di parlare di “correre” dovremmo credo imparare a “camminare”. Detto questo io sono favorevole al Ponte, ma per la sua bellezza e quello che potrebbe rappresentare, come la Torre Eiffel per Parigi..non certo per i benefici, soprattutto per Messina che verrebbe tagliata completamente fuori dalle strade e ferrovie! Usiamo i soldini con l’accortezza del buon padre di famiglia!