La chiesa di San Saba è stata dichiarata agibile mentre per quella di Rodia è stato assicurato un primo intervento di messa in sicurezza
L'ennesimo grido d'allarme di padre Carlo Olivieri suonava quasi come un allarme. Già da domenica prossima niente più messe nelle chiese di San Saba e Rodia, perché non in sicurezza. Oggi il vescovo ha inviato il direttore e i due responsabili Ufficio tecnico della Curia per un sopralluogo. Hanno visitato e fotografato la chiesa, il campanile, la canonica, la terrazza, il salone e i balconi della struttura parrocchiale Santa Maria delle Grazie in Rodia, assicurando un primo intervento di messa in sicurezza, per evitare la chiusura.
Poi sono stati a San Saba, per un ulteriore sopralluogo, dichiarando la Chiesa agibile. Riferiranno, poi, al vescovo e sarà lui a prendere delle decisioni. Certamente il nuovo Pastore verrà personalmente a visitare le due Comunità, per conoscere, ascoltare, incoraggiare il suo popolo che da tempo vive nella precarietà.
Le due Chiese, di San Saba e Rodia, resteranno dunque aperte al culto dei fedeli e si prepareranno alla celebrazione della Prima Comunione e all'accoglienza dei villeggianti che presto affolleranno i due villaggi marinari.
Come volevasi dimostrare.
È giusto che se ne stia occupando la Curia.
Come volevasi dimostrare.
È giusto che se ne stia occupando la Curia.