Il Consigliere della III Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, attraverso una nota stampa ha evidenziato lo stato delle fognature messinesi, denunciando il degrado della rete e la lentezza che caratterizza gli interventi, spesso unicamente tamponi invece che soluzioni stabili
I millimetri di pioggia caduti in questi giorni hanno seriamente rallentato la vita nella città dello Stretto. Un traffico che Johnny Stecchino avrebbe definito "tentacolare" e le strade allagate hanno fatto da padroni all'interno di una settimana che ha portato, negli ultimi spiragli d'estate, più acqua che sole. Adesso, dopo il maltempo che ha caratterizzato le ultime ore messinesi, si fa il resoconto dei danni e si pensa come evitare in futuro gli allagamenti.
Il Consigliere della III Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, ha infatti affrontato l'argomento inviando una nota stampa al Sindaco Renato Accorinti, all'Assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola, al Dirigente ai Lavori Pubblici, Antonio Amato, ed al Presidente dell'A.M.A.M., Alessandro Anastasi, volendo evidenziare lo stato delle fognature cittadine. "E’ proprio il caso di dirlo: la rete fognaria in città fa acqua da tutte le parti e soprattutto, visto che parliamo di acque nere, con un costante rischio igienico – sanitario per i cittadini" scrive Cacciotto, spiegando come, soprattutto nelle periferie, si registri ogni giorno un disservizio importante della rete che viene unicamente risolto temporaneamente con "tamponi d'emergenza", senza mai estirpare la radice del male.
Cacciotto sottolinea inoltre che la partecipata ed il Comune di Messina, nonostante gli sforzi, devono adesso trovare una soluzione valida per risolvere completamente il problema, "L’espurgo fogne è tra gli interventi più frequenti: come un ambulanza del pronto soccorso si cerca di rimediare, a volte per pochi giorni, a piccoli grandi problemi: molti cittadini sono letteralmente costretti a convivere assai spesso con odori nauseabondi, con rigurgiti fognari all’interno delle proprie abitazioni. Insomma un vero dramma, se si pensa che non mancano casi di persone con malattie anche respiratorie. Senza pensare il costo di questi ripetuti, quanto temporanei, interventi."
Il Consigliere lancia un appello ed un invito all'Amministrazione e ai dirigenti dell'A.M.A.M., "Anche la rottura con contestuale sostituzione di una tubazione diventa impresa ardua da realizzare. E’ evidente che, se il Comune e l’A.M.A.M. non decidono di sedersi ad un tavolo per programmare una strategia di rilancio, saremo sempre con i soliti e cronici problemi e con l’illusione che questi come per magia possano risolversi. E’ indispensabile reperire delle risorse economiche ingenti, spazzare via un sistema fognario che in alcune zone della città risale addirittura ai tempi mussoliniani, ed iniziare una ristrutturazione integrale della rete fognaria in città. Non ci sono altre strade. Altra nota dolente: è piuttosto evidente che il personale tecnico all’interno dell’A.M.A.M. è deficitario: non mancano casi in cui una malattia o delle ferie legittime di un tecnico mettano in ginocchio ancora di più la partecipata con conseguentemente aggravio di problemi per i cittadini. Sarebbero auspicabili poche figure tecniche ma giovani e desiderosi di mettersi in gioco (ingegneri e geometri su tutti)."
Claudio Panebianco
NON VI PREOCCUPATE CHE ORA ARRIVERANNO TUTTI GLI EX MESSINAMBIENTE CHE DI ACQUA NE CAPISCONO… UN TUBO… POVERA CITTA
NON VI PREOCCUPATE CHE ORA ARRIVERANNO TUTTI GLI EX MESSINAMBIENTE CHE DI ACQUA NE CAPISCONO… UN TUBO… POVERA CITTA