Applausi al Teatro Vittorio Emanuele per la commedia musicale che nonostante i 45 anni alle spalle, è sempre attuale
Dal 1974 fa applaudire i teatri di tutto il mondo e se in 45 anni, non c’è pubblico che non sia uscito dalla sala cantando “Aggiungi un posto a tavola” con un sorriso nel cuore un motivo ci sarà.
Ed in questi tristi tempi che ci raccontano di cuori ristretti c’è un motivo in più per andare a vedere al Teatro Vittorio Emanuele la “favola” dell’amore universale, quella di chi sa sempre trovare un posto per l’altro, stringendosi come viandanti nella bufera della crisi, spostando la seggiola e dividendo quel che c’è in tavola.
In fondo, quel testo di Pietro Garinei e Sandro Giovannini scritto con Jaja Fiastri e diventato una delle commedie musicali più amate ci sussurra soprattutto di apertura agli altri e lo fa con il linguaggio “leggero” della musica, con i brani composti da Armando Trovajoli che hanno fatto sognare intere generazioni.
Con oltre 30 edizioni alle spalle, 15 milioni di spettatori nel mondo, il musical è approdato ieri al Teatro Vittorio Emanuele, con tanto di sold out e standing ovation alla fine dello spettacolo.
A vestire i panni, anzi “la tonaca” di don Silvestro, parroco di periferia chiamato da Dio a salvare il futuro della terra da un secondo diluvio costruendo un’arca, è Gianluca Guidi, inappuntabile erede del padre Johnny Dorelli ( che è stato protagonista della prima edizione), trascinante e ironico, che ha curato la messa in scena senza sbavature. Con la semplicità dei preti di frontiera don Silvestro riuscirà a costruire l’arca e a cambiare anche il cuore dei compaesani, diffidenti verso chi è diverso da ciò che “è conforme”, come la travolgente Consolazione (la “Maddalena” dei nostri tempi che alla fine convola a nozze con l’ingenuo Toto). Don Silvestro saprà fronteggiare diffidenze e piccole e grandi pecche dell’essere umano, nonché “tentazioni” e umani sentimenti.
Alla fine il diluvio sarà appena accennato ma la salvezza non è sull’arca quanto piuttosto nello stare uniti, ed insieme, quando arriva la bufera. Don Silvestro, lasciato solo da tutti decide di non usare lo stesso metro e nel momento del diluvio scende dall’arca per condividere la stessa sorte dei suoi compagni.
L’arcobaleno finale, che si staglia dietro la tavolata imbandita di sapori, colori, suoni, e rinnovata speranza, è un messaggio molto “umano” ed attuale, perché è la fede nelle gesta umane che ci può salvare.
Scenografie ed effetti scenici d’impatto rendono il musical avvincente e non fanno sentire il peso delle 2 ore e mezzo di spettacolo.
L’ensemble è composto da un cast di 17 artisti, cantanti, ballerini in totale sintonia.
Enzo Garinei , quasi 93 anni, dopo ben 500 repliche come Sindaco Crispino, questa volta è “La voce di Lassù”; Emy Bergamo è una Consolazione passionale, autoironica, con un cuore di burro. Il sindaco Crispino è interpretato da Marco Simeoli, ci ricorda un po’ il don Peppone in eterna lite con don Camillo. Chi scopre in fondo che le tentazioni della carne non sono poi così terribili è Toto, interpretato da Piero Di Blasio. E sarà proprio lui a scardinare i pregiudizi dei compaesani, che la porta di casa e dell’arca non la vogliono aprire alla “malafemmina”.
Indovinata la scelta di Clementina, la figlia del sindaco innamorata di don Silvestro ed unica a restare con lui fino alla fine. Dopo una lunga selezione è stata scelta per il ruolo la giovanissima Camilla Nigro. Infine Ortensia, moglie di Crispino, è interpretata da Francesca Nunzi.
Applausi a scena aperta al Teatro Vittorio Emanuele.
Si replica oggi, sabato 16 febbraio alle 17.30 ed alle 21 e domani, domenica 17 con lo spettacolo pomeridiano alle 17.30
Commedia musicale di Garinei e Giovannini scritta
con Jaja Fiastri
liberamente ispirata a “After me the deluge” di David
Forrest
musiche di Armando Trovajoli
Gianluca Guidi – Don Silvestro
Emy Bergamo – Consolazione
Marco Simeoli – Sindaco Crispino
Piero Di Blasio – Toto
Camilla Nigro – Clementina
Francesca Nunzi – Ortensia
“La voce di lassú” è di Enzo Garinei
ensemble: Greta Arditi, Antonio Balsamo, Vincenza Brini, Francesco
Caramia, Stefano Dilauro
Nicolas Esposto, Martina Gabbrielli, Marta Giampaolino, Giampiero Giarri,
Simone Giovannini
Francesca Iannì, Francesco Lappano, Gianluca Pilla, Arianna Proietti,
Annamaria Russo
Alessandro Schiesaro, Ylenia Tocco
scenografie – progetto originale Giulio Coltellacci
adattamento scenografico Gabriele Moreschi
costumi – disegni originali Giulio Coltellacci
adattamento Francesca Grossi
disegno luci Umile Vainieri
disegno fonico Emanuele Carlucci
direttore di produzione Carlo Buttò
supervisione artistica Alessandro Longobardi
coreografie Gino Landi
direzione musicale Maurizio Abeni
regia originale Pietro Garinei e Sandro Giovannini
ripresa teatrale Gianluca Guidi
una produzione Alessandro Longobardi per Officine
del Teatro Italiano
in collaborazione con Viola Produzioni