Il Teatro in carcere è un progetto che sta dimostrando di essere di alto livello e riscuotere successo
Al “Piccolo Shakespeare”, teatro all’interno della Casa Circondariale di Gazzi, è stata messa in scena “La Giara” di Luigi Pirandello.
In scena “La Libera Compagnia del Teatro per Sognare” composta eccezionalmente da donne e uomini, per un altro importante momento del Progetto “Il Teatro per Sognare” oggi confluito in “Teatrali – percorsi d’integrazione e libertà”. Il Progetto ideato e coordinato dall’Associazione D’aRteventi è frutto di una proficua e appassionata collaborazione della Casa Circondariale di Gazzi sede dell’attività, il Ministero della Giustizia, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il Provveditorato regionale, il Tribunale di Sorveglianza e la Caritas Diocesana di Messina Lipari e Santa Lucia del Mela che lo sostiene.
Una “Giara” realizzata con il circuito di media sicurezza e attori esterni, Dino Parrotta, Antonio Previti, Pippo Venuto, Virginia Giacoppo, Damiano Venuto, Gabriele Crisafulli e il piccolo Paolo Arigo’.
Mettere in scena insieme donne e uomini, è stata un’ulteriore dimostrazione di grande collaborazione e cooperazione tra le Istituzioni coinvolte, determinante l’azione del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e del Provveditorato regionale e della Polizia Penitenziaria che ha avuto un ruolo molto importante per tutto lo svolgimento dell’attività. In sala presenti come pubblico Autorità e familiari dei detenuti/attori.
Per valorizzare i suoni della Sicilia hanno fatto da sfondo le pregevoli musiche a cura di alcuni allievi del Conservatorio Statale “A. Corelli” realizzate con strumenti della tradizione popolare, friscaletto, tamburello, tammorra, marranzano e chitarra.
La Giara imponente protagonista della scena è stata realizzata dai ragazzi del Liceo Artistico “E. Basile” coordinati dai professori Antonio Ciancio, Patrizia Donato e Carmelo Geraci e dalla scenografa e costumista Francesca Cannavò, in una scena fatta anche da oggetti, un tavolo ed uno sgabello, realizzati dalla Squadra MOF ( manutenzione ordinaria fabbricati) della Casa Circondariale, ceste antiche intrecciate ricolme di rami di ulivo e diversi oggetti d’epoca, è stato rappresentato un suggestivo spaccato della nostra Sicilia attraverso scene scoppiettanti che si sono susseguite, il testo è stato adattato dal regista Dino Parrotta, il laboratorio teatrale diretto dall’attore e regista Flavio Albanese, seguito dal giovane attore messinese Antonio Previti e dall’attore della Compagnia della Fortezza, Pippo Venuto, dalla scenografa e costumista Francesca Cannavo’ e dal tecnico audio – luci Dino Privitera.
Una scena con tanti attori, insieme alla “Libera Compagnia del Teatro per Sognare” anche la partecipazione straordinaria di Pippo Venuto a cui è stata affidata a sipario chiuso un’introduzione sulla poetica Pirandelliana, del regista Dino Parrotta nel ruolo dell’avvocato Scimè, Antonio Previti nel ruolo di un furibondo Don Lolò, Virginia Giacoppo, Gabriele Crisafulli, Damiano Venuto, Moreno Pio Mondì e il piccolo, Grande Paolo Arigò nel ruolo di contadini. Un momento di grande allegria che ha visto battute intervallate dalla musiche di Emanuele Mirulla, Francesco Papalia, Vincenzo Pinzone e Salvatore Saccone.
Questo spettacolo è stato anche momento di incontro dei detenuti/ attori con i propri familiari presenti in sala ad assistere; un momento davvero bello e di grande comunione a cui con grande partecipazione hanno assistito tutte le Autorità civili, militari e religiose.
<Un altro importante tassello del Progetto che vede il Teatro protagonista di un percorso iniziato nel 2017- ha dichiarato il Direttore artistico del “Piccolo Shakespeare” Daniela Ursino– un percorso a cui oggi collaborano tanti professionisti e tantissimi ragazzi. Oggi ho il piacere di annunciare con grande orgoglio e soddisfazione che sarà al fianco del Progetto anche il Teatro alla Scala di Milano che ha dimostrato grande sensibilità verso il nostro percorso ed ha voluto, così come l’anno scorso aveva fatto il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, donare alcuni manifesti e locandine dell’Archivio storico per arricchire l’allestimento del Foyer del Teatro. Per questo ringrazio il Direttore Generale del Teatro alla Scala – Maria Di Freda e il Direttore del Piccolo Teatro – Sergio Escobar che per questo nuovo appuntamento del 29 ci ha voluto inviare un suo bellissimo messaggio. Per tutti coloro che collaborano al Progetto tutto questo rappresenta un ulteriore sprone e incentivo per affrontare con rinnovato entusiasmo gli impegni futuri in programma>