Gli studenti del Nautico hanno accompagnato migliaia di messinesi alla scoperta di una della zone più belle e storiche della città
Tra gli appuntamenti più apprezzati della quarta Notte della Cultura certamente un posto d’onore è riservato all’apertura dell’arsenale militare, una mostra tra storia e archeologia, così come voluto dall’amm. Gianfrancesco Cremonini, Direttore dell’Agenzia Industria Difesa-Arsenale Militare di Messina, in sinergia con l’Associazione Culturale “Arsenale di Messina”.
Attraverso apposite navette, che hanno fatto la spola tra il Tribunale e la zona falcata, migliaia di messinesi hanno visitato un’area che ha fatto la storia della città. Il percorso museale è stato articolato in quattro tappe. La prima, presso il “Fabbricato Artiglieria”, con l’Associazione Culturale “Arsenale di Messina”, “L’Arsenale di Messina nel XVI secolo”, la “Marco Polo System g.e.i.e” e l’Associazione “El Felze” di Venezia che hanno predisposto una serie di pannelli su “L’arte dei remèri: immagini di lavorazioni artigianali dei costruttori di remi e imbarcazioni della laguna di Venezia”, e l’esposizione del Cannone Automatico da 76/62 MMI su torre. La seconda, presso i “Fabbricati Fonderia, Carpenteria, Calderai”, dove è stato possibile osservare le attrezzature per le fusioni, modelli in legno, iconografie sull’arte della fusione dei metalli, attrezzature di fucinatura e magli per le lavorazioni calderaie, e la proiezione di un video sulla costruzione di chiodi fucinati. Terza tappa al “Bacino di Carenaggio”, con visione notturna di una nave a secco sulle taccate: una visione suggestiva e spettacolare che ha catturato l’attenzione di molti. La quarta al “Rifugio Antiaereo” della Seconda Guerra Mondiale, dove sarà possibile rivivere suoni e impressioni dell’epoca (“per un istante…sotto le bombe!”) grazie all’opera di ristrutturazione e allestimento curate dallo stesso Arsenale Militare con il Museo Storico della Fortificazione Permanente dello Stretto “Forte Cavalli” e l’Associazione “Ferrovie Siciliane”.
Novità peculiare della serata ancora una volta i giovani studenti, stavolta dell’Istituto Nautico “C. Duilio” di Messina, che hanno fatto da ciceroni a quanti vorranno accostarsi a questa realtà propria della Città dello Stretto.
bellissimo
Peccato che nel programma della Notte della Cultura non fosse stato specificato nè il giorno, nè l’ora… e me lo sono perso (sigh!)
Ripropongo il mio commento.Ho scelto,nel mio percorso,le soste al Forte del Santissimo Salvatore e all’Arsenale,rivivendo due diverse emozioni.L’antichissimo Forte,costruito fra il 1546 e il 1614,su quello che era il convento dei monaci basiliani,offre un panorama mozzafiato,che trasmette emozioni uniche e indescrivibili.Immagginate se potessimo usufruire di giorno questa possibilità e portare i nostri turisti.Un grazie grande quanto le dimensioni della Madonnina,che ammirata dal basso è splendida e imponente,alla Marina Militare,che conserva benessimo il nostro Forte e la Lanterna del Montorsoli,restaurandoli e proteggendoli,come noi messinesi non avremmo saputo fare,basta osservare lo stato dei forti Gonzaga e Castellaccio,o la cinta muraria del 500′.L’emozione all’Arsenale militare,come per molti messinesi,è di natura personale.In quelle officine,oggi riproposte come percorso storico,lavorarono persone care, messinesi che non ci sono più.Operai semplici ed esperti,che fecero funzionare,negli anni 50′,60′ 70′,l’ascensore sociale,infatti i loro figli diventarono,professori
universitari,chirughi,avvocati,ingegneri,notai,commercialisti,noti dentro e fuori Messina.Se facessi alcuni nomi,commentereste che oggi sarebbe impossibile; purtroppo,da allora in poi,l’ascensore sociale si è fermato per sempre.Grazie per la impeccabile ospitalità agli uomini della Marina Militare,ai Carabinieri e alla Finanza.
bene la notte della cultura..
meno bene la mattina seguente..senza acqua e con l’immondizia
nelle strade..forse e’ meglio rimanere ignoranti..ma avere una
Citta’ più’ vivibile..