Durante la cerimonia, la rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari ha ricordato l’archeologo Francesco La Torre
GIARDINI NAXOS – Con la consegna dei Premio Comunicare l’Antico a personalità del mondo dello spettacolo e della divulgazione scientifica, il Parco archeologico Naxos Taormina della Regione Siciliana, diretto dall’archeologa Gabriella Tigano, avvia il cartellone di settembre nel sito archeologico di Naxos, che prevede una rassegna di teatro classico (Interpretare l’Antico), incontri letterari, il festival del sacro “Ierofanie” e quello della lettura e dei libri “Naxoslegge” diretto da Fulvia Toscano.
I premiati
Domenica 1 settembre la cerimonia della premiazione ha visto alternarsi sul palco del Teatro della Nike, all’interno del Parco, archeologi, grecisti, artisti come il regista Daniele Salvo – collegato da Foligno, dove dirige il Festival Segni Barocchi – e il duo Ludi Scaenici (Cristina Majnero e Roberto Stanco da anni impegnati con spettacoli di musica e danze antiche), e il greco Teodoros Angelopoulos che a Corinto coordina un progetto internazionale sul Dramma Antico dedicato agli studenti delle scuole che ogni anno si esibiscono nella città del Peloponneso perpetuando la tradizione delle tragedie classiche. Fra una premiazione e l’altra la musica e i canti di Klostès, quartetto di musiciste di varia formazione e con la passione per gli strumenti antichi e il recupero delle tradizioni popolari: Luisa Biondo, Eleonora Buonincontro, Anna Castrogiovanni e Novella Novelli. A presentare la serata, che ha visto la presenza di Giorgio Stracuzzi, sindaco di Giardini Naxos, e di Fulvia Toscano, assessore comunale alla Cultura, la conduttrice televisiva Francesca Russo.
Fra gli ospiti, la rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, che insieme alla direttrice Gabriella Tigano ha consegnato il premio Comunicare l’Antico “alla memoria” di Francesco La Torre, indimenticato archeologo (ha studiato a lungo le popolazioni indigene della Magna Grecia e della Sicilia) e apprezzatissimo docente dell’ateneo peloritano scomparso prematuramente a 62 anni nel giugno 2024. A ritirare il premio Armida De Miro, moglie e collega archeologa di La Torre, ricordato sul palco anche dalla storica dell’arte Silvia Mazza e da Alessio Toscano, archeologo e allievo del professore.
Da Foligno l’intervento in video dell’attore e regista Daniele Salvo che, al pubblico di Naxos, ha anticipato alcuni impegni futuri in Sicilia che lo vedranno a Siracusa con gli allievi della scuola dell’Inda per la versione teatrale di “Se questo è un uomo” di Primo Levi e, per il cinema, con un film sui migranti prodotto da Angelika Film Production. Riconoscimenti a Monica Centanni (nella foto di copertina), grecista e fondatrice della rivista letteraria Engramma, e gli archeologi Massimo Frasca (Unict, autore di una guida sul sito di Leontinoi) e Fabio Pagano, direttore del Parco archeologico del Campi Flegrei che ha raccontato le meraviglie di Baia, la “Pompei” sommersa nel Golfo di Napoli con resti di ville, domus, mosaici e terme inabissati a causa del bradisismo. Ai vincitori una scultura in terracotta del maestro Turi Azzolina che rievoca il volto del satiro, “genius loci” dell’antica Naxos e reperto frequente nella collezione del Museo.
A consegnare i premi, fra gli altri, l’archeologo Massimo Cultraro, il musicologo Massimo Raffa e Gigi Spedale (Rete Latitudini).
Nel pomeriggio gli ospiti hanno visitato la mostra “Ecate. La via del desiderio” – di Stefania Pennacchio e a cura di Angelo Crespi – allestita nei sentieri dell’antica Naxos in compagnia della scultrice.