La seduta, aperta con importanti interventi di esperti del settore oncologico, si è chiusa ieri sera con la mancanza del numero legale sulla votazione per la costituzione del Registro integrato dei tumori “autonomo” per Messina
Non è andata come i promotori speravano ma un primo segnale è stato lanciato. Il consiglio provinciale si è riunito ieri pomeriggio per lanciare un segnale netto rispetto alle problematiche ambientali che attanagliano la Valle del Mela. Una seduta straordinaria finalizzata ad attivare tutti gli strumenti utili a salvaguardare la salute dei cittadini, nel corso della quale tutti hanno condiviso la battaglia salvo poi votare solo in tredici facendo cadere il numero legale.
All’ordine del giorno due mozioni, ma il dibattito è stato avviato solo su quella inerente alla costituzione del Registro integrato dei tumori “autonomo” per Messina. Attualmente e ormai da più di dieci anni, la nostra provincia è abbinata a quella di Catania così come Siracusa ed Enna. Ma purtroppo i dati sul monitoraggio e le analisi sono ormai ferme a circa cinque anni fa. All’appuntamento hanno partecipato il presidente dell’Ordine dei medici di Messina, Giacomo Caudo, l’Ordinario e direttore di Oncologia Medica del Policlinico Universitario di Messina, Vincenzo Adamo e dall’Associato di Endocrinologia del Policlinico Universitario di Messina, Salvatore Cannavò.
L’incontro aperto dal capogruppo dell’Mpa, Roberto Cerreti, ha visto le relazioni tecniche degli invitati che si sono soffermati sulla necessità improcrastinabile di dare immediatamente seguito all’accreditamento ed all’ufficiale istituzione presso l’IARC (International Agency for Research on Cancer) e l’AIRTum (Associazione Italiana dei Registri Tumori), del Registro Integrato dei Tumori anche per la provincia di Messina, così da poter garantire quel necessario aggiornamento dei dati inerenti le diverse patologie tumorali diffuse nel nostro territorio, utili non solo alla ricerca medica ed alla prevenzione di tali fenomeni, ma soprattutto fondamentale per evitare dispersione di risorse economiche su ricerche non opportunamente contestualizzate a patologie specifiche e presenti sul territorio della provincia di Messina. Importante il passaggio tecnico sull’incidenza tumorale nel territorio della provincia messinese, che vede la nostra provincia con il doppio delle patologie tumorali che attualmente investono il Belgio, che addirittura si quadruplicano nella realtà del Mela.
Caudo ha voluto sottolineare come un strumento come il Registro Integrato dei Tumori potrebbe diventare elemento utile nella prevenzione e sperimentazione scientifica, così da evitare le oramai diffuse corse degli ammalati di tumori presso le più avanzate strutture del Nord o in altri Istituti regionali, incidendo annualmente con il 20% di pazienti (11% verso strutture del Nord e 9% in altre province del Meridione) che abbandonano le nostre strutture sanitarie provinciali, decidendo di ricoverarsi e farsi assistere in altre località. Il Sindaco di Furnari, Mario Foti, ha puntato l’indice sulla pericolosità dei diversi insediamenti industriali presenti nella fascia tirrenica di Messina, denunziando la grave situazione anche della discarica di Mazzarà Sant’Andrea, definita dallo stesso una ecobomba, che quotidianamente polverizza nel cielo dei paesi tirrenici del Golfo di Patti, veleni e batteri, a danno degli ignari cittadini.
A seguire hanno voluto dare il proprio contributo diversi consiglieri, molti dei quali della zona tirrenica, come Galluzzo, Andaloro, Italiano e Branca. Così anche Scimone, che ha voluto chiarire e ribadire l’importanza dell’iniziativa, anche e soprattutto nella qualità di medico oncologo, alla luce di una sempre più aggressiva presenza di fenomeni tumorali sul territorio messinese, che meritano studi e soluzioni opportune ed adeguate agli standard europei. Purtroppo però, come detto, alle tante parole non sono seguiti i fatti e dopo qualche scontro più o meno accesso sulle responsabilità della ente Provincia e della Regione sulla situazione attuale, la seduta è stata rinviata ad oggi per mancanza di consiglieri.
Sapere i nomi dei consiglieri votanti e non votanti? Ma ci pensate quando le provincie verranno cancellate quanti bei soldini risparmieremo…. Forza Monti!!!!