Tempostretto ha raccontato a febbraio la dedizione di una giovane messinese nel prendersi cura del suo cane ammalato
MESSINA – Nel mese di febbraio, con un servizio di Silvia De Domenico, Tempostretto ha raccontato la dedizione di Marta Battello, una giovane messinese, nel prendersi cura del suo cane ammalato. “Ares si è spento tra le mie braccia il 22 marzo”, ha poi raccontato su Facebook, quando abbiamo riproposto la videointervista. Rimane forte l’impressione, rivedendo il servizio, del legame speciale tra essere umano e cane. Un’intesa affettiva spesso sottovalutata.
Dopo averlo trovato, nel 2013, in un cassonetto della spazzatura, Marta lo ha preso con sé e sono stati inseparabili, fino alla malattia di Ares e ai tentativi di curarlo in un centro d’oncologia veterinaria a Bologna. Per l’occasione, ha sottolineato: “È diritto di ogni essere vivente ricevere le cure adeguate. In caso di poche possibilità economiche, o se si è mal posizionati geograficamente in Italia, si muore senza poter accedere alle cure”. Da qui una raccolta fondi per regalare ad Ares un po’ di vita in più.
Più di 1000 km, da Messina a Bologna e Zurigo, per provare a salvarlo. “Ares ha vinto una vita meravigliosa, una vita che non finirà mai, ma continuerà oltre lo spazio e il tempo”, ha commentato la sua padrona, nel ringraziare tutti quelli che l’hanno aiutata.
Un cane, non ho parole, forse io vivo in un mondo parallelo, o sono gli altri a vivere in una realtà parallela.
Cara Marta, cosa dire, io ci avevo creduto: ora non mi resta che mandarti un grandissimo abbraccio e ti voglio bene. E al tuo Ares, ora in compagnia con tanti altri canangeli, tra i quali i miei Daffy, Puffi e Dalma, beh, loro sono li ad aspettarci.
Ci rincontreremo sul ponte dell’arcobaleno, ci aspettano lì, ognuno rincontrerà i suoi cani, a me sino ad ora mi aspettano 8 bei bau.