Spirito di collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la soluzione di un problema atavico che però non è più possibile rinviare
Il Coordinamento di Quartiere di Arghillà di Reggio Calabria, composto da associazioni e cittadini residenti si è rivolto al prefetto Mariani chiedendo la riconvocazione di un tavolo al fine di verificare i percorsi già avviati; nel frattempo il Coordinamento ha approfondito alcuni aspetti con Aterp, Comune e Regione, e specificatamente le soluzioni da attuare nell’immediatezza per fronteggiare la crisi idrica in atto da settimane. La crisi vede Arghillà deprivato di un bene essenziale come l’acqua in coincidenza di una delle ondate di calore più gravi degli ultimi anni; ciò comporta una aperta violazione dei diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione Europea dei diritti dell’uomo.
Il Coordinamento ha provveduto ad effettuare giovedì 1 luglio una ricognizione puntuale con i cittadini, dalla quale è emerso che l’indicatore del quantitativo di acqua presente nel serbatoio Alfieri, che serve Arghillà, è guasto. Indica costantemente il pieno, quando invece è vuoto traendo in inganno gli addetti ai lavori.
La situazione
Le segnalazioni ricevute dai cittadini consentono la seguente mappatura dei disagi, che durano da giorni: comparto 6, 2 piano, scala d, “manca da venerdì“; la Piazzetta, piano terra, ore 10, “neanche un goccio“; comparto 5 terzo piano, “mai arrivata oggi“; al 2, scala c, terzo piano, “non arriva da tre giorni”; Cooperativa Agave, zona ex spaccio alimentare, “oggi non è arrivata per nulla”; al 2, piano terzo, “non arriva da 2 giorni”; il 6, primo piano, “arriva un filo d acqua al mattino, per un paio d ore”; Comparto 5, piano terra, “un filo d acqua andata via alle 12”; Comparto 3, secondo piano, scala b1, “arrivata un filo alle 9,30, andata via alle 12″.
La richiesta di un tavolo
Il coordinamento di Quartiere, assieme ad ANIA e Libera, ha chiesto quindi al Prefetto di convocare un Tavolo per verificare le soluzioni definitive, o anche emergenziali, da adottare nel breve per consentire una ripartizione più equa dell’acqua tra tutti i cittadini garantendo, così, il minimo vitale indispensabile e doveroso per tutti. Inoltre, verificare anche lo stato di avanzamento delle soluzioni strutturali già proposte nei precedenti incontri per superare definitivamente il problema che affligge da anni il Quartiere.
Soluzioni definitive
Il coordinamento, inoltre, ha ribadito la piena disponibilità a fornire tutta la collaborazione e il supporto sia di dati che di soluzioni tecniche, da tempo individuate e concordate con il Comune di Reggio Calabria, nello spirito di collaborazione tra cittadini e Amministrazione. per la soluzione di un problema atavico che però non è più possibile rinviare e per il quale si chiede una piena assunzione di responsabilità al Governo e allo Stato italiano, garante del rispetto dei diritti fondamentali della persona.