Il bilancio delle ultime settimane e le proiezioni dei lavori dell'anno che verrà nella conferenza al Genio Civile

L'aria natalizia è palpabile all'interno dei locali di Via Aurelio Saffi dove questa mattina, alla presenza dei rappresentanti degli Ordini dei Professionisti e degli Organi di Stampa, il Genio Civile ha "chiuso" il proprio 2017.

Gli onori di casa sono stati ovviamente affidati all'ingegner Capo Leonardo Santoro, soddisfatto del ruolino di marcia finora sostenuto ma già proiettato ai lavori per l'imminente anno nuovo.
Più che una conferenza, l'incontro odierno ha assunto la forma di una piacevole "chiacchierata", in una cornice esteticamente curata per accogliere i presenti. Santoro ha posto l'attenzione sui risultati già ottenuti, con la soddisfazione di una direttiva, quella sulle opere minori, che nonostante le primissime difficoltà riscontrate nell'attuazione, vede adesso una macchina dei lavori funzionante e condivisa dagli Ordini.

Un recente passato difficile per il Genio Civile, dopo la crisi degli incendi che questa estate hanno coinvolto zone geologicamente fragili del messinese. L'allarme è comunque rientrato e i danni, seppur esosi, sono stati contenuti alla sola zona di Ritiro, la più colpita: "La preoccupazione riguardo la sensibilità dei terreni colpiti era elevata, in particolare per le possibilità di nuovi crolli dovuti al maltempo. Fortunatamente in città questa ipotesi non si è verificata. Restiamo comunque in allerta", ha dichiarato Santoro.

Tra presente e futuro l'Ingegnere capo ha rimarcato la gravità dello status in cui verte il Cavalcavia: "Bisognerà immediatamente provvedere alla messa in sicurezza in tema sismico dell'unico accesso della città alla Zona Falcata. Il rischio crolli è elevato e la richiesta di interventi sarà continua per evitare la chiusura al transito".

In chiusura, Santoro ha anticipato uno dei primi provvedimenti del 2018: "Il Genio Civile è l'edificio demaniale più importante della città. Verrà adibita una nuova rampa di accesso per i disabili in accordo con la Regione Sicilia. Il plesso deve essere fruibile a tutta la cittadinanza".

Antonio Caroè