La voce ha narrato storie antiche di principi e marinai ambientate nell’antica Persia, il duo al pianoforte grazie alla musica di Korsacov le ha rese vive e tangibili
L’international music festival “Armonie della sera” si è incastonato come lo smeraldo più luminoso sulla corona della principessa Soraya, nel cartellone di Tindari Festival. Lo scorso giovedì, nonostante le bizze di Giove pluvio, gli spettatori al Teatro Greco hanno assistito ad uno spettacolo originale ed entusiasmante. “Shéhérazade” racconti a cura di Donatella Venuti da “Mille una notte” affidati ad una lettrice per una sera, Gilda Buttà, che con elegante nonchalance, ha affrontato le letture dei brani introduttivi al concerto pianistico di Marco Sollini e Salvatore Barbatano. La voce ha narrato storie antiche di principi e marinai ambientate nell’antica Persia, il duo al pianoforte grazie alla musica di Korsacov le ha rese vive e tangibili. La serata di altissimo profilo artistico è stata resa indimenticabile da due brani per pianoforte a sei mani di Sergej Rachmaninov. Tre sgabelli hanno ospitato Gilda Buttà, Salvatore Barbatano e Marco Sollini che hanno reso il valse e la romance del compositore russo, due momenti prodigiosi. Sembrava di assistere ad una celebre scena del film di Tornatore,” La leggenda del pianista sull’oceano”, colonna sonora scritta da Ennio Morricone, eseguita dalle preziose mani di Gilda Buttà, quando Danny Boodman T.D. LemonNovecento, durante la sfida con Jelly Roll Morton, “l’inventore del jazz” suona con tale enfasi e forza da far sembrare 88 le sue dieci dita. Così i tre pianisti con i loro trilli all’unisono sembravano ricoprire tutti i tasti seppur con dita appartenenti a mani diverse. Uno spettacolo strabiliante durante un concerto perfetto. (Marina Romeo)