In sei comuni della riviera jonica si rischia lo stop del servizio. La Fit Cisl: "Situazione che genera forte criticità e preoccupazione"
Dopo il caso di Giardini Naxos si apre un altro fronte nelle vertenze dei lavoratori impegnati nel settore rifiuti. I dipendenti impiegati nei servizi ambiente dei Comuni dell’Aro Dinarini e Valle del Nisi sono ormai sul piede di guerra e pronti allo sciopero per il mancato saldo delle spettanze relative al mese di agosto. I Comuni dove si rischia lo stop del servizio sono sei: Alì, Alì Terme, Fiumedinisi, Nizza di Sicilia (Aro Valle del Nisi), Furci Siculo e Roccalumera (Aro Dinarini). La ditta che ha in appalto la gestione del servizio è la stessa.
«Nonostante i Comuni abbiamo regolarmente effettuato i trasferimenti delle risorse spettanti alla ditta Lts Ambiente, gestore del servizio – sottolineano il segretario provinciale della Fit Cisl, Letterio D’Amico, ed il rappresentante sindacale Salvatore Todaro – i lavoratori non hanno percepito lo stipendio a causa di problemi aziendali. Una situazione che genera forte criticità e preoccupazione tra i lavoratori ed il concreto rischio che possano verificarsi anche conseguenze per l’utenza per le ripercussioni sulla regolarità del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti nei prossimi giorni».
La Fit Cisl ha annunciato che si rivolgerà al Prefetto di Messina per attivare le procedure di sciopero, prospettando ulteriori forme di protesta dei lavoratori per i prossimi giorni.