Soluzione in extremis per Messinambiente: stop scongiurato ma saranno giorni difficili

Soluzione in extremis per Messinambiente: stop scongiurato ma saranno giorni difficili

Francesca Stornantea

Soluzione in extremis per Messinambiente: stop scongiurato ma saranno giorni difficili

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venerdì 15 Aprile 2016 - 23:11

Grazie ad un residuo frutto di una vecchia transazione tra Comune e Messinambiente, alla società saranno trasferiti 1,4 milioni di euro per coprire i costi di questo mese. La giunta ha approvato l'atto che sblocca i soldi che però saranno materialmente in cassa non prima di mercoledì. Fino ad allora si opererà comunque ancora in emergenza.

La soluzione in extremis è arrivata. Non basterà per scongiurare totalmente i disagi a cui Messinambiente andrà comunque incontro in questo week end, ma servirà quantomeno per recuperare un po’ di ossigeno già dalla prossima settimana. Raschiando il fondo del barile, a Palazzo Zanca si è riusciti a trovare delle somme da girare alla società di via Dogali per coprire i costi dei servizi per questo mese.

Negli ultimi giorni erano stati forti e accorati gli appelli lanciati dal liquidatore di Messinambiente Giovanni Calabrò, che ha detto a chiare lettere e a più riprese che la società non è più in grado di sostenere alcuna spesa. Dal gasolio ormai quasi finito alle bollette che devono essere pagate per non rischiare il taglio delle utenze, passando per gli stipendi ai lavoratori e alla mole di debiti cumulati con fornitori, la situazione in queste ultime settimane è diventata davvero difficile, tanto che si è paventato lo stop totale dei servizi.

Ieri pomeriggio la giunta si è riunita in via straordinaria per esitare un atto che invece porterà nelle casse di Messinambiente una liquidità economica che eviterà il peggio. Si tratta di 1.437.000 euro che, se tutto va bene, saranno disponibili il prossimo mercoledì. Sono stati tirati fuori dal cilindro grazie ad un residuo che il Comune non aveva ancora corrisposto alla società, frutto di una vecchia transazione del 2005 che all’epoca ammontava a circa 27 milioni di euro.

All’appello mancavano ancora 2,5 milioni che già un anno e mezzo fa si era tentato di saldare, senza però riuscire a chiudere positivamente l’iter. Adesso invece, messi alle strette da una condizione finanziaria del Comune che avrebbe sicuramente portato la società al definitivo collasso, amministrazione e Ragioneria hanno chiuso il cerchio e deliberato il pagamento di questa ultima quota che nel frattempo si era trasformata in un debito fuori bilancio già certificato per l’ente comunale.

Tra lunedì e martedì il Ragioniere generale Antonino Cama dovrà liquidare il mandato di pagamento in favore di Messinambiente e nel giro di due giorni i soldi saranno materialmente nella disponibilità della società. Calabrò provvederà subito a pagare gli stipendi e a saldare quantomeno una parte dei tanti pregressi accumulati con i fornitori. Per arrivare a mercoledì però la strada sembra terribilmente lunga e in salita.

“Non abbiamo la bacchetta magica dunque le criticità che avevamo preannunciato per questo fine settimana purtroppo saranno confermate” spiega il liquidatore. Non ci sarà il paventato stop della raccolta, ma resta il fatto che si dovrà tirare avanti comunque senza soldi e con risorse ormai ridotte al lumicino.

Sullo sfondo resta naturalmente quel bilancio di previsione 2015 non ancora approvato e che ha messo in serie difficoltà la già martoriata società che gestisce i rifiuti.

Francesca Stornante

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