Stanotte lungo la coda dell'impetuoso flusso sciroccale si formerà un fronte temporalesco ben organizzato che potrebbe causare forti rovesci temporaleschi e veri e propri nubifragi sul messinese, con accumuli pluviometrici significativi lungo la dorsale dei Peloritani
L’alito sciroccale, partito direttamente dai deserti del Fezzan (profondo sud della Libia), ha raggiunto il messinese e l’area dello Stretto di Messina, portando dietro di se un ingente carico di pulviscolo e sabbia desertica aspirata dalle dune Algeria orientale. Come avevo già spiegato ieri, l’origine cosi meridionale di queste masse d’aria, che salgono direttamente dal sud della Libia e dai deserti dell’Algeria orientale, ha permesso di convogliare sulle nostre aree aria molto calda, che sta facendo schizzare i termometri, oltre la soglia dei +25°C +26°C. Si tratta di valori eccezionalmente elevati anche per la prima decade di Novembre. Occorre inoltre precisare che il fronte perturbato che stanotte abborderà la Sicilia non ha nulla a che fare con la vecchia perturbazione, responsabile dei temporali avvenuti nella serata di martedì 4 Novembre. Bensì, si tratta di un sistema ben più organizzato, legato ad una circolazione di bassa pressione che in queste ore si sta incubando sul versante meridionale dell’Atlante algerino, a seguito dell’invorticamento dell’aria calda che dalla Libia sale sul Mediterraneo, urtando contro questi rilievi. Nel corso del pomeriggio questo vortice di bassa pressione evolverà verso il Canale di Sicilia, contrapponendosi al robusto promontorio anticiclonico presente sull’Europa orientale, con massimi di 1031 hpa fra il sud della Russia europea e il bacino del mar Nero orientale. La presenza di questo solido promontorio anticiclonico di blocco bloccherà l’avanzata verso levante della bassa pressione, costringendola a salire di latitudine e ad abbordare la Sicilia nel corso della serata, convogliando su di essa intensi venti di scirocco che spingeranno aria davvero calda ma anche umidissima. Questa interagendo con l’Etna e i Peloritani, già dalla serata, favorirà lo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi, con associati rovesci e temporali, che dal crinale peloritano si spingeranno verso nord, coinvolgendo in modo incisivo dalla tarda serata l’area fra le vallate dell’Alcantara e di Agrò, in successiva estensione al versante tirrenico, con una estesa fascia di precipitazioni lineari che dall’area di Antillo si muoveranno in direzione del barcellonese e del milazzese. Queste piogge dovrebbero attenuarsi dalla prima mattinata di domani. In tale contesto il resto della provincia vivrà ancora una fase d’attesa, con possibili brevi scrosci di pioggia mista a sabbia desertica, accompagnata da un impetuoso scirocco che supererà la soglia d’attenzione fra l’area ionica e lo Stretto di Messina, con raffiche fino a 70 km/h sulla città.
Ma il grosso delle precipitazioni dovrebbe transitare proprio nella notte, quando lungo le coste della Sicilia orientale, al traverso della costa siracusana e del catanese, entreranno freschi e più secchi venti da SO (libeccio) che confluiranno sull’impetuoso e umido flusso sciroccali in azione su tutto lo Ionio. Dallo scontro fra questi venti “antagonisti” si svilupperanno fortissimi moti ascensionali (moti convettivi in gergo meteorologico) che purtroppo potranno favorire la nascita di insidiosi fronti temporaleschi, o dei temibili temporali a “V” (ossia fronti temporaleschi dalla forma a V), che risaliranno da Sud verso Nord, pronti a scatenarsi in forti rovesci e intense manifestazioni temporalesche, lungo la linea di contatto fra lo scirocco e il libeccio. Nel corso della nottata, non appena lo scirocco allenterà la sua presa sulle coste messinesi, con l’ingresso del libeccio potrebbero svilupparsi temporali davvero intensi, che dal taorminese potrebbero risalire l’intera costa ionica fino all’area dello Stretto di Messina, portando piogge moderata inframezzate da autentici nubifragi (con rain/rate elevatissimi), molto localizzati, ma purtroppo capaci di provocare fulminee ondate di piena lungo i torrenti e allagamenti nei centri abitati. In alcune zone dei Peloritani potrebbero cadere fino a 100-150 mm di pioggia in pochissime ore, un quantitativo enorme che enfatizzerà le piene. A ciò si aggiunge il mare, che agitandosi a seguito della sciroccata, rischia di ostacolare il deflusso delle acque dei torrenti, creando una sorta di tappo alle foci. La situazione, fortunatamente, dovrebbe migliorare già dalla mattinata di domani, verso le 08:00 – 09:00 AM, con l’arrivo delle prime schiarite da SO e Ovest, allorquando il fronte temporalesco si sposterà verso il reggino ionico e lo Ionio, riuscendo a crescere ulteriormente d’intensità (visto il calore ceduto dal mare). Ma bisognerà fare attenzione alle mareggiate, che purtroppo creeranno molti danni e disagi nelle aree già vulnerate dall’erosione costiera, flagellando l'intero tratto di costa da Giardini Naxos fino a Contesse, con ondate fino a 3.0-4.0 metri.
Daniele Ingemi