Ars, basta ai fondi pubblici a discrezione del deputato di turno

Ars, basta ai fondi pubblici a discrezione del deputato di turno

Marco Olivieri

Ars, basta ai fondi pubblici a discrezione del deputato di turno

domenica 01 Dicembre 2024 - 09:49

Dal caso sollevato da La Vardera, con i soldi alle associazioni, alla necessità di restituire credibilità alla politica in Sicilia. Un sistema da cambiare

di Marco Olivieri

L’assemblea regionale in Sicilia e la necessità che la politica riacquisti credibilità. Ex Tabella H ed emendamenti con finanziamenti mirati ad associazioni e realtà scelte dal deputato di turno: ecco un sistema da abolire. Un metodo, quello dei budget appannaggio del singolo deputato, che va eliminato, se la politica intende riacquistare credibilità. Servono criteri oggettivi.

Il merito del parlamentare regionale Ismaele La Vardera, ex Sud chiama Nord e ora in procinto di fondare un movimento, è quello di aver gridato che “il re è nudo”. In primo piano la questione dell’uso dei fondi destinati a Turismo e Spettacolo. Un nuovo caso dopo quello di Cannes, nel 2023, sempre in ambito regionale. La trasmissione di La7 “Piazza Pulita” ha dato risalto alla battaglia dell’ex Iena e alle minacce subite dal deputato Carlo Auteri, che poi si è scusato. “La Sicilia” e La7 hanno messo in evidenza contributi pubblici per oltre 230mila euro in tre anni.

Basta con le “mance elettorali”

Sul tema è ritornata “Piazza Pulita”, con un nuovo servizio. Come evidenzia Linda Giannattasio, “in Finanziaria, con gli assestamenti di bilancio, ogni deputato ha a disposizione un budget da spendere per misure territoriali variabili in base ai fondi disponibili. Finora, nel 2024, si sono calcolati (la giornalista usa il condizionale, n.d.r.) 1,3 milioni di euro per ciascun parlamentare di maggioranza e circa 800mila euro per uno d’opposizione. Ogni deputato può decidere liberamente le iniziative da finanziare a sua totale discrezione. Le liste con i singoli finanziamenti confluiscono in un unico maxiemendamento, votato dall’Assemblea. Così si finanziano cause e associazioni benemerite. Ma si distribuiscono anche mance elettorali”.

Sostegno allo spettacolo, 103 enti denunciano “diseguaglianze” in Sicilia

Alcuni mesi fa a invocare criteri oggettivi sono stati 103 enti nel campo della cultura. “Gravi disuguaglianze e disparità di trattamento causate dalle recenti norme emanate dall’Assemblea regionale siciliana nell’ambito dei sostegni finanziari al settore dello spettacolo dal vivo”: questo è il cuore dell’intervento. In primo piano “contributi diretti per un totale di 7.483.550 euro”.

Si è messo in evidenza: “Sedici associazioni private sono state beneficiarie di importanti contributi, che vanno dai 97.000 ai 145.000 euro ciascuno. In un caso 194.000 e in un altro 242.500. Un paio di mesi prima, un decreto del 12 dicembre 2023 aveva già generosamente stanziato 5.630.000 euro per eventi natalizi a vario titolo, sempre a vantaggio di un ristretto numero di soggetti pubblici e privati. I contributi per cui si solleva formale contestazione sono stati assegnati ad associazioni di diritto privato, senza una previa emissione e pubblicazione di avviso pubblico”.

Togliamo il “giocattolino” a deputati di maggioranza e opposizione

Capisco che potrà sembrare utopistico togliere il “giocattolino”, o una potente arma di consenso, a deputati di maggioranza e opposizione. Ma è una necessità etica e politica. Basta con questa dimensione discrezionale. Sì a criteri sempre oggettivi e frutto di leggi sensate. E non ostaggio della burocrazia e della politica che non vola alto.

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Un commento

  1. Cittadino sconvolto 1 Dicembre 2024 12:18

    Bravo La Vardera!!! Ora che si è liberato dalle “catene politiche”… sta portando avanti ottime battaglie politiche!!

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