L'opposizione impallina la maggioranza, molti assenti in aula alla ripresa dei lavori. Collegato ancora sul lastrico e non si procede.
L’opposizione torna rinvigorita dal patto del nuovo governo Conte. Pd e Movimento 5 Stelle in aula all’Ars ieri hanno dato prova di tenere alta la tensione, operando un ostruzionismo serrato e complice. Un ostruzionismo che ha bloccato il piano “Marshall” di Gianfranco Miccichè per riprendere in mano il testo del collegato, anzi dei collegati alla finanziaria che nel frattempo sono stati accorpati in un unico testo di 60 articoli.
Il maxi-emendamento proposto dal Presidente Miccichè non ha convinto Giuseppe Lupo, capogruppo Pd, che ha chiesto che l’intero testo tornasse nella commissione V – cultura formazione e lavoro – per un ulteriore parere. In altre parole nuova trafila per il collegato “maledetto” che tiene ormai ostaggio l’aula dallo scorso marzo, quando, dopo il voto alla finanziaria, si era detto che le restanti norme provenienti dai parlamentari avrebbero trovato posto e copertura in appositi collegati.
Nel frattempo la Corte dei Conti, l’accordo Stato-Regione, hanno fatto rivedere al ribasso le spese della Regione e quindi via di nuovo in commissione bilancio per l’operazione di taglia e cuci. L’accordo sembrava essere trovato già a luglio e invece poi è saltato tutto. Lo ha ricordato lo stesso Miccichè ieri sera in un video su Facebook “con questa ostruzione non si va da nessuna parte” ha esordito.
Oggi intanto il maxi-testo arriva in commissione e probabilmente si apriranno i termini per gli emendamenti – anche se il testo è di per sé un macro emendamento – per poi tornare in aula per il voto finale articolo per articolo. Ieri in aula il progetto di Miccichè è naufragato perché la maggioranza non aveva i numeri per approvare il nuovo testo. Ma Pd e Movimento 5 Stelle non si erano mai visti così compatti tra i banchi dell’opposizione.